Buongiorno dottoressa, sono il padre di un bambino di quasi tre anni.
Il piccolo ha sempre mangiato senza problemi, fino allo scorso giugno pranzava regolarmente dai nonni con pastasciutta abbondante o minestra (non andava all’asilo nido).
Da giugno ha avuto un netto rifiuto per i primi piatti, sia dai nonni (dove non ha mai avuto problemi con pasta o minestra), sia a casa (dove invece ha sempre rifiutato il primo).
Ora ha iniziato la scuola materna e, nonostante a pranzo si trovi assieme agli altri bimbi che mangiano normalmente quello che viene loro offerto, lui si limita a mangiare un panino vuoto.
Premetto che mia moglie è in gravidanza, in otto mesi. Pensavo potesse influire in qualche modo questa nuova situazione familiare, ma il piccolo non manifesta nessun fastidio per il futuro lieto evento, anzi ne è entusiasticamente partecipe.
Ho provato in tutti i modi a somministrargli la pasta, anche privandolo del resto del cibo verso cui invece prova attrazione (pane, prosciutto, formaggini, patate, pollo). Non c’è verso di spostarlo dalla sua posizione, nemmeno con promesse di “premi” o dolci nel caso mangi il primo piatto.
Io e mia moglie siamo abbastanza preoccupati di questo comportamento prolungato e non sappiamo davvero come comportarci per aiutarlo a ritornare a nutrirsi correttamente. Che consiglio si sentirebbe di darci, dall’alto della sua esperienza professionale?
Grazie, saluti
Alessandra Bosetti
Buongiorno,
spesso la selettività nella alimentazione dei bambini piccoli rappresenta il loro rifiuto nei confronti di situazioni che non vivono serenamente.
Per quanto riguarda la pasta, alimento ricco di carboidrati complessi, essa può essere tranquillamente sostituita dalle patate, dei legumi (ceci, fagioli, lenticchie, piselli) dal pane o da sostitutivi del pane come cracker integrali, friselle, crostini integrali.Il cibo non dovrebbe mai essere proposto come premio: la risposta a questo atteggiamento verosimilmente di rifiuto del cibo va stemperata offrendo al bimbo alternative di equivalente valore nutrizionale, senza forzature. Cari saluti.
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