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I bambini maschi che soffrono di asma corrono un rischio maggiore di avere ossa più fragili e, di conseguenza, di incorrere facilmente in fratture. È quanto sostenuto in uno studio pubblicato sulla rivista medica Journal of Paediatrics and Child Health, condotto su oltre 16mila bambini. In particolare i bambini e i ragazzi che hanno sofferto di respiro sibilante (wheezing) corrono un rischio maggiore del 30% di avere fratture ossee.
Più colpiti i maschi
Lo studio è stato realizzato da un gruppo di ricercatori dell’Università di Melbourne, in Australia, che hanno raccolto i dati da 91 scuole elementari nell’area sud-occidentale dello stato australiano della Victoria, per un totale di 16.438 bambini di età compresa tra 3 e 14 anni. Hanno così identificato 961 fratture a carico di 823 bambini e hanno scoperto che, indipendentemente dall’età, i bambini e i ragazzi che avevano avuto da uno a tre episodi recenti di respiro sibilante avevano il 30% in più di probabilità di fratturarsi un osso rispetto a coloro che non avevano avuto problemi respiratori di questo tipo. Da qui, la conclusione che tra asma e ossa più fragili ci sia un legame, a carico soprattutto dei maschi.
Femmine più protette
Il legame tra episodi di asma e aumento delle fratture non è stata riscontrata infatti nelle bambine e ragazze, spiega Sharon Brennan-Olsen, a capo del team di ricerca, probabilmente perché “nel sesso femminile il maggior accumulo di massa ossea avviene tra gli 11 e i 15 anni, mentre per il sesso maschile avviene un po’ più tardi, tra i 14 e i 15 anni”.
Conseguenze anche nel lungo periodo
“Quello che accade nella prima infanzia determina cosa potrebbe accadere in età avanzata e influenza la possibilità di sviluppare problemi muscolo-scheletrici e di avere ossa più fragili – continua la studiosa -. Per questo è importante che si effettuino programmi di sensibilizzazione sulla salute delle ossa dei bambini e dei ragazzi che soffrono di asma.