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L’ obesità infantile è una malattia sempre più diffusa, anche e soprattutto in Italia. Basti pensare che secondo i dati ufficiali, a 9 anni, 2 bambini su 10 sono in sovrappeso. Alla base ci sono tutta una serie di fattori che interagiscono fra di loro, ma che non sono impossibili da prevenire. A patto di agire con tempestività. Secondo la “Consensus su diagnosi, trattamento e prevenzione dell’obesità del bambino e dell’adolescente”, le nuove linee guida della Società italiana di pediatria (Sip) e della Società di endocrinologia e diabetologia pediatrica (Siedp), infatti, la lotta all’obesità va iniziata nei primi 1000 giorni di vita del piccolo, mettendo in atto tutta una serie di comportamenti e strategie protettive.
Sì all’allattamento al seno
Il primo passo per prevenire l’ obesità infantile è rappresentato dall’allattamento al seno. Moltissimi studi hanno confermato, infatti, che fra gli innumerevoli benefici di questa pratica c’è anche un’azione regolatrice sul peso del bebè. I bambini allattati dalle loro mamme tendono a mantenere il peso corporeo più facilmente rispetto a quelli nutriti con il latte artificiale. Per questo, gli esperti raccomandano alle donne di non demordere e di cercare di allattare i loro figli il più a lungo possibile
Attenzione allo svezzamento
Anche lo svezzamento è importante. Le mamme dovrebbero seguire le indicazioni dei pediatri, specialmente per quanto riguarda il sale, che non andrebbe mai utilizzato sotto l’anno e anche dopo andrebbe impiegato in maniera limitata. No anche agli zuccheri aggiunti, quindi a caramelle, dolciumi, bibite gassate e soft drinks. In generale, è consigliabile attenersi alla dieta mediterranea. Infine, è utile che mamme e papà incoraggino i figli a muoversi il più possibile, limitando l’uso del passeggino e proponendo giochi e attività poco sedentarie.
Una malattia con molte complicanze
Del resto, si tratta di una battaglia che va giocata con tutte le armi a nostra disposizione. L’obesità infantile, infatti, è una vera e propria patologia, che espone il bambino a tutta una serie di complicanze importanti. Quali? Occorre sapere che 1 bambino obeso su 20 ha la glicemia elevata, circa 1 su 3 soffre di fegato grasso, il 10% presenta valori di pressione superiori alla norma e più del 30% ha valori di trigliceridi e colesterolo LDL elevati e colesterolo HDL (quello “buono”) ridotto. Questa malattia si associa inoltre a un rischio aumentato di diabete precoce.