Argomenti trattati
Nei bambini un aumento di peso eccessivo nei primi mesi di vita è strettamente legato al rischio di obesità, pressione alta e inspessimento delle pareti delle arterie una volta adulti. Gli esperti ancora una volta puntano il dito sull’alimentazione del neonato: il modo migliore per evitare il fenomeno è l’allattamento al seno. Lo afferma ora anche uno studio australiano pubblicato dalla rivista Pediatrics.
Lo studio internazionale
I ricercatori hanno seguito 395 bambini dalla nascita fino a otto anni di età e sono giunti alla conclusione che i primi 18 mesi di vita sono fondamentali. “Infatti – spiegano i ricercatori dell’Università di Sidney – ogni chilo di troppo guadagnato nel primo anno e mezzo di età si trasforma da 2,1 a 3,3 chili una volta raggiunti gli otto anni”. L’allattamento al seno fino ad almeno sei mesi di vita mitigherebbe questo effetto.
Conseguenze di obesità e sovrappeso sulla salute
Le conseguenze di obesità e sovrappeso nei bambini sulla salute in età adulta sono molte e varie: dall’aumento del rischio di morte prematura, a diversi disturbi debilitanti e psicologici che possono influire negativamente sulla qualità della vita. I maggiori sono: la sindrome metabolica, diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari, come infarto, ipertensione e ictus. Nonché il cancro.
Il diabete di tipo 2
Di tutte le malattie gravi, il diabete di tipo 2 (il diabete che si sviluppa normalmente in età adulta) o diabete mellito non insulino-dipendente, è quello maggiormente legato all’obesità e al sovrappeso.
Le malattie cardiovascolari
Le malattie cardiovascolari comprendono la malattia coronarica, l’ictus e la malattia vascolare periferica. Queste patologie sono responsabili di un’elevata percentuale (fino a un terzo) della mortalità di uomini e donne nella maggior parte dei Paesi industrializzati con una crescente incidenza nei Paesi in via di sviluppo.
L’ipertensione
L’obesità, anche nei bambini, predispone l’individuo a una serie di fattori di rischio cardiovascolare tra cui l’ipertensione e l’aumento del tasso di colesterolo nel sangue. L’associazione tra ipertensione (pressione arteriosa elevata) e obesità è ampiamente documentata e la proporzione d’ipertensione attribuibile all’obesità, nelle popolazioni occidentali, è stata stimata intorno al 30-65%.
Il cancro
Anche se la correlazione tra obesità e cancro è meno ben definita, vari studi hanno rilevato un’associazione tra sovrappeso e incidenza di alcune forme di cancro, in particolare quelle ormone-dipendenti e gastrointestinali. Sono stati documentati maggiori rischi di cancro al seno, all’endometrio, alle ovaie e all’utero nelle donne obese e vi sono prove di aumento del rischio di cancro alla prostata e al retto negli uomini. L’associazione più netta è con il cancro al colon, per il quale l’obesità aumenta di quasi tre volte il rischio, sia nell’uomo sia nella donna.