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Lo scrittore Mark Prensky ha coniato il termine “nativi digitali”, ovvero i piccoli che sono nati al tempo delle tecnologie, come computer, tablet, smartphone, mp3. La facilità con cui i bambini ne apprendono l’utilizzo è, infatti. soprendente. L’educazione passa spesso anche per questi mezzi: esistono App interattive per imparare le lingue straniere o per sviluppare le capacità cognitive e lessicali attraverso giochi digitali. Tuttavia, esiste anche il lato negativo legato alle nuove tecnologie e bambini.
Meglio i giochi vecchio stile
Secondo uno studio della psichiatra infantile Valsamma Eapem, dell’Università del New South Wales a Sydney, infatti, i bambini che trascorrono troppo tempo davanti a uno schermo hanno maggiore probabilità di sviluppare un comportamento aggressivo e maggiori difficoltà nelle interazioni sociali. Per questo motivo, la studiosa consiglia ai genitori di non utilizzare iPad e televisione come tate provvisorie e di prediligere i giochi “tradizionali”. Secondo i dati della ricerca, sono soprattutto i figli di genitori single a incorrere questo rischio, perché più tentati degli altri a utilizzare il potere magico dello schermo per tenere i piccoli occupati.
Passare più tempo con i figli
Come spiega la ricercatrice, “con il crescente accesso a nuove tecnologie e piattaforme di videogiochi, i bambini sono sempre più esposti alla cosiddetta violenza virtuale, oltre ad avere meno tempo per sviluppare attitudine alla vita relazionale”. Pertanto, è opportuno per i genitori essere selettivi sui programmi da far vedere ai bambini: meglio preferire cartoni animati che privilegino i rapporti sociali, magari guardandoli insieme spiegando ai bambini quello che succede. Passare del tempo con i propri figli, infatti, soprattutto nei primi anni di vita, è un mezzo educativo che non ha confronti, neppure con il più sofisticato dei dispositivi.