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Le immagini digitali sono divenute centrali nella vita dei bambini sin dai primissimi anni di vita: su tablet, televisione, pc, smartphone confluiscono enormi quantitativi di immagini. Secondo l’Istituto di Neuroscienze del Cnr è addirittura possibile che in futuro, accanto ai centri del linguaggio, che hanno la loro sede nell’emisfero sinistro del cervello (per i destrimani), si sviluppino centri per il linguaggio digitale. Per insegnare ai nativi digitali a usare consapevolmente tablet, tv e pc è uscito un libro intitolato “Educare alle immagini e ai media. Manuale per un uso consapevole da 0 a 11 anni”, voluto dalla cooperativa Coopselios : propone attività concrete, laboratori ed esperienze sul campo per imparare attraverso le immagini 2.0.
Consapevolezza
Il volume si articola su tre Linee guida che sono anche gli obiettivi da raggiungere per un uso consapevole da parte dei nativi digitali di tablet e altri strumenti digitali: la prima riguarda la promozione della consapevolezza e dell’abilità nel guardare e comprendere le immagini che arrivano dall’esterno, imparare a riconoscere la distinzione tra finzione e realtà, l’attivazione di azioni di denuncia nei confronti di immagini che si ritengono dannose, discriminanti o lesive della dignità.
Gestione
La seconda è volta alla promozione della capacità di gestire la propria immagine comprendendone il valore, le implicazioni e le conseguenze nel tempo della presenza online e dei comportamenti che vi sono collegati, in modo da sapersi tutelare nel rispetto di sé e degli altri.
Creazione
La terza è relativa al piano creativo: promuovere nei nativi digitali le abilità e le conoscenze per imparare a “fare media”, cioè ideare, progettare e realizzare messaggi e contenuti da promuovere nella “mediasfera” di tablet, tv, smartphone e pc. Il libro offre numerose proposte didattiche concrete e già sperimentate, rivolte agli insegnanti e agli educatori che vogliano iniziare un percorso di ricerca con i bambini da 0 a 11 anni.