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I musei per bambini sono una parte importante dell’offerta culturale del nostro Paese. Inoltre sono un insostituibile strumento di crescita e di apertura sociale per i più piccoli. Stimolano la curiosità e lo spirito di osservazione, favoriscono la maturazione cognitiva, educano al bello e al rispetto del patrimonio comune. Per questo è importante frequentare i musei per bambini fin dai primi anni di vita dei piccoli, scegliendo i percorsi più adatti, cercando di coinvolgerli senza forzarli e approfittando delle iniziative che nascono per avvicinare i più piccoli alla cultura. Vediamo come.
Musei per i bambini, un’esperienza di crescita
L’Italia è una nazione dove la bellezza è a cielo aperto, grazie al suo passato di storia e cultura. In quasi ogni cittadina sono presenti monumenti, chiese ricche di opere d’arte, siti archeologici. Nel nostro Paese esistono anche molti musei per bambini da visitare con tutta la famiglia. È un’esperienza consigliabile a tutti perché si tratta di un’opportunità comunque positiva. Perché portare i bimbi al museo?
- Le visite al museo rappresentano un’occasione culturale che aumenta e integra l’offerta didattica esclusivamente scolastica. I piccoli capiscono che il concetto di “apprendere” può esplicarsi anche al di fuori delle mura scolastiche, in modo vivo e coinvolgente.
- I bambini sono spontaneamente abituati alla bellezza, tanto è vero che sono attratti da un paesaggio, da un cucciolo, da un fiore. In un museo dedicato a loro o in un antico castello i bambini ritrovano tutto questo in una dimensione nuova, di carattere ludico-ricreativo, spesso multisensoriale per la possibilità di vedere, ascoltare, interagire con supporti tecnologici.
- Andare in un museo per bambini è anche un momento di coesione, che appiana le differenze sociali tra i piccoli perché si rivolge a tutti indistintamente. Abbatte le barriere e contrasta la povertà culturale, abituando fin dall’infanzia all’apertura mentale e all’accoglienza.
- Il personale dedicato a mostre, esposizioni e musei per bambini è specificamente formato per porsi in modo comprensibile e accattivante, stimolando la curiosità dei più piccoli e spingendoli quindi a fare domande, ad approfondire un tema, a sviluppare gusti e interessi personali.
Come coinvolgere i bambini in una visita al museo
Una visita al museo è sempre un modo intelligente di trascorrere tempo di qualità con i propri figli, anche in giornate di pioggia, come alternativa al gioco in casa, al cinema o agli spettacoli teatrali pensati per i bambini. Non sempre, però, i piccoli si mostrano entusiasti all’idea di andare a visitarne uno. Spesso infatti si immagina il museo come un luogo noioso, in cui si è costretti a stare immobili trattenendo la propria vitalità. Ecco come fare per prepararli a una visita davvero indimenticabile.
Aspettare l’età giusta
E’ bene scegliere l’età giusta per portare il piccolo al museo. In teoria, ci si può andare anche con un neonato, ma è solo dai 4-5 anni in poi che i bimbi iniziano ad avere una sufficiente maturità cognitiva, una minima capacità di concentrazione e uno spirito di osservazione abbastanza sviluppato per cogliere le informazioni che gli vengono proposte. Andarci quando sono molto piccoli però aiuta loro ad allenarsi alla curiosità e abituarsi a frequentarli.
Invitare qualche amico
Se il bambino si mostra poco interessato, si può proporre una visita di gruppo, con qualche compagno di scuola e un paio di genitori. In questo modo il piccolo si sentirà maggiormente coinvolto e vivrà questa esperienza con più curiosità.
Stimolare il suo interesse
È consigliabile stimolare la sua fantasia cercando sui libri o in rete immagini e informazioni in tema con il museo che si andrà a visitare. Se, per esempio, si pensa di andare a visitare un museo di storia naturale, può essere divertente cercare con il bambino immagini e notizie di dinosauri, animali preistorici, rettili estinti e così via. Una volta nelle sale, sarà divertente cercarli nelle teche e nelle riproduzioni.
Scegliere il tema adatto
Anche l’approccio al museo è importante e può condizionare il rapporto del piccolo con questo tipo di istituzioni. Per questa ragione è bene scegliere proprio un museo dedicato specificatamente ai più piccoli o, al limite, qualcosa che possa stimolare la sua fantasia. Un’esposizione di quadri antichi è davvero troppo seria, mentre un castello medioevale può essere lo sfondo di racconti fantastici e una mostra di arte astratta può rivelarsi colorata e coinvolgente.
Un’iniziativa per i bambini in Lombardia e Valle d’Aosta
Proprio pensando ai bambini e alle famiglie il progetto «Un, due, tre…Musei!», nato dalla collaborazione tra Regione Lombardia, Associazione Abbonamento Musei e Oratori diocesi lombardo, vuole favorire l’avvicinamento di bambini e ragazzi al mondo della cultura. Dopo la pandemia infatti si è verificato un brusco calo delle visite ai musei, e per questo motivo si vuole rendere l’accesso alla portata di tutti.
Circa 8000 nuclei famigliari riceveranno un abbonamento annuale gratuito valido in 249 musei tra Lombardia e Valle d’Aosta, con la possibilità quindi di visitare luoghi unici come la Pinacoteca di Brera, il museo della carta di Toscolano Maderno vicino a Brescia, il Palazzo Te a Mantova, il Forte di Bard in Val d’Aosta e molti altri luoghi unici che apriranno gratuitamente le porte a bambini e ragazzi tra i 6 e i 13 anni che frequentano gli oratori coinvolti nell’iniziativa. La tessera gratuita sarà annuale per i giovanissimi, mentre quella dell’accompagnatore adulto avrà validità bi-mensile e potrà essere estesa a un anno a prezzo agevolato. Si tratta di una iniziativa importante che potrà dare origine ad altri eventi dello stesso genere in tutta Italia e valida da aprile a fine dicembre 2024.
Foto di Turikammer per pixabay.com
Fonti / Bibliografia
- Un, due, tre... Musei! - Abbonamento MuseiUn, due, tre… Musei! è un progetto dedicato alle famiglie con bambini e bambine dai 6 ai 13 anni, nato per far conoscere l’offerta museale del territorio lombardo e proporre…
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