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Un morso di vipera non è un’eventualità così rara per chi si reca in montagna o in campagna nella bella stagione. Questi rettili si annidano infatti nel folto della vegetazione e, se si sentono minacciati, possono attaccare. “In realtà, nel nostro paese il morso di vipera è fatale solo nello 0,1% dei casi” spiega il professor Massimo Andreoni, Ordinario di Malattie Infettive all’Università Tor Vergata di Roma. “In ogni caso è bene non sottovalutare l’attacco che è doloroso e spaventa molto, soprattutto quando l’obiettivo è un bambino”. Vediamo dunque, in caso di morso di vipera, cosa fare e come comportarsi.
Morso di vipera: sintomi
In caso di attacco da parte di un rettile, non è facile capire se si è trattato di una vipera o di una innocua biscia. Se fosse possibile osservare l’animale almeno per qualche istante, si potrebbe capire se è una vipera (pupilla stretta e testa triangolare vista dall’alto) oppure una biscia (pupilla rotonda e testa ovale).
In realtà è molto difficile capire da quale rettile si è stati attaccati, perché questi si nascondono rapidamente nel mezzo della vegetazione ed è allora utile osservare la ferita. Il morso di biscia somiglia a una abrasione, mentre quello di vipera lascia due fori ben visibili nel punto che è stato attaccato. Inoltre la biscia è innocua, la zona non si gonfia, la ferita è superficiale e il rischio di tetano o di infezioni è bassissimo.
Il morso di vipera, oltre a essere doloroso, provoca invece sintomi ben precisi. Vediamo quali:
- nella zona ferita compare un edema duro e dolente di colore rosso-bluastro con ecchimosi
- dopo 1-6 ore circa, l’edema si estende a tutto l’arto colpito con formazione di chiazze bluastre
- entro 12 ore si possono avvertire sintomi come secchezza della bocca e sete intensa, vomito e diarrea, crampi muscolari, pallore progressivo, vertigini e mal di testa
Il morso di vipera è mortale?
Come abbiamo detto, il morso delle vipere è letale solo in una percentuale ridotta di casi. Il rischio più elevato si corre se si viene attaccati da un rettile dell’appennino tosco-emiliano, che inietta un veleno più potente. Il decesso, più che dal veleno in sé, è comunque legato a complicazioni come reazioni allergiche, trombosi o danni agli organi interni. A causare i malesseri sono sostanze presenti nel veleno, che causano danni alle cellule dell’organismo. Sono per esempio responsabili neurotossine che paralizzano i muscoli bloccando la trasmissione degli impulsi nervosi e provocano un danno ai reni. Le emotossine alternano la coagulazione del sangue, provocando emorragie e trombi. Il danno è quindi indiretto ed è possibile arginarlo con maggiore successo, quanto prima si evita che il veleno entri in circolazione.
Cosa fare in caso di morso di vipera?
Se si sospetta un morso di vipera, il primo soccorso consiste in un comportamento prudente, evitando qualsiasi movimento per non favorire la distribuzione del veleno. È essenziale anche cercare di rimanere tranquilli e non agitarsi.
Qui di seguito in un vademecum di come procedere se si è stati morsi:
- È importante restare supini, lavare la parte con acqua e sapone, poi disinfettare con soluzioni prive di alcol, per esempio acqua ossigenata o permanganato di potassio
- Se il morso è localizzato in un braccio, è bene sfilare anelli, bracciali e orologi prima che compaia il gonfiore
- La persona attaccata va trasportata al più presto al Pronto soccorso e deve cercare di restare il più possibile immobile
- Nel frattempo le si può somministrare tè o caffè per tenere alta la pressione
- È essenziale evitare comportamenti sbagliati, come incidere la zona ferita dal morso, succhiare il veleno, applicare lacci, acqua o ghiaccio
Le conseguenze di un morso di vipera
Una volta che sono state messe in atto le prime misure dopo un morso di vipera, cosa fare? “La persona va seguita in ospedale, perché è necessario mettere in atto alcune precauzioni per evitare che le tossine presenti nel veleno possano causare danni” aggiunge l’esperto. “Il discorso vale soprattutto per i bambini piccoli e gli anziani con malattie croniche, che corrono un rischio maggiore di incorrere in complicanze”. La terapia dopo un morso di vipera consiste in cure di supporto fornite in ospedale e solo nei casi che il personale giudica più seri viene somministrato il siero antivipera.
Le complicanze più frequenti sono la Sindrome compartimentale, che comporta gonfiore dei tessuti nella zona del morso, con conseguente compressione di nervi e vasi sanguigni. Va affrontata subito perché in caso contrario si rischia l’amputazione dell’arto che va incontro a necrosi. Inoltre possono comparire reazioni allergiche anche serie con shock anafilattico, insufficienza renale, emorragie, trombosi, forme di paralisi.
Come evitare il morso di vipera
Ecco alcuni consigli per un comportamento sicuro, essenziale per godersi passeggiate senza correre il rischio di essere attaccati dai serpenti ed evitare che i bambini siano vittime di punture di insetti:
- Non attraversare le zone dove la vegetazione è fitta
- Non camminare o sedersi nell’erba alta
- Non appoggiarsi o sedersi mai su tronchi, rami, sassi o muri dove potrebbe essere nascosto qualche rettile
- Mentre si cammina indossare pantaloni lunghi in tessuto spesso e scarponcini
- Tenere in mano un bastone, per battere il terreno e la vegetazione, in modo di allontanare gli eventuali rettili presenti
Fonti / Bibliografia
- Morso di viperaIn caso si venga morsi da una vipera non è detto che questa abbia rilasciato del veleno; il morso è riconoscibile perché saranno visibili sulla pelle due fori distanti circa un centimetro tra loro: sono i segni dei denti veleniferi; in alcune circostanze il foro è uno solo.