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Il gap tra maschi e femmine che vede le studentesse primeggiare sul fronte del successo scolastico e accademico potrebbe almeno in parte avere origine da differenze fisiologiche nei ritmi sonno/veglia tra i due sessi: I maschi, infatti, sembrerebbero avere più difficoltà a svegliarsi presto e a sopportare la carenza di sonno. Ecco perché i maschi sono meno bravi a scuola delle femmine.
Le bambine più brave fin dalle elementari
È quanto suggerisce uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Davis e pubblicato sulla rivista di IZA, Institute for the Study of Labor a Bonn. A scuola le ragazze vanno meglio dei ragazzi e le differenze si vedono già dalle elementari, quando le bambine si dimostrano più brave nella lettura. Studi precedenti avevano già dimostrato che le ragazze tendono ad andare a letto prima dei coetanei maschi, sono più attive al mattino a resistono notevolmente di più alla carenza di sonno. Così gli esperti hanno voluto indagare se la normale fisiologia del sonno in età adolescenziale fosse in qualche modo responsabile del motivo per cui I maschi sono meno bravi a scuola delle femmine.
Poco sonno pesa sulla pagella
Lo studio si basa sull’analisi di 240 mila voti assegnati nel corso di prove in classi della scuola media e delle superiori, dove gli studenti alternavano l’inizio delle lezioni al mattino o al pomeriggio. La ricerca aveva come obiettivo quello di capire se l’inizio ritardato delle lezioni influisse sui risultati nei compiti scolastici. Hanno osservato che quando le lezioni iniziavano con orario posticipato il rendimento dei maschi saliva. Secondo le loro stime, quindi, fino al 16% delle differenze nel rendimento scolastico di maschi e femmine sono spiegabili con un problema di differenti ritmi del sonno: a ciò si potrebbe pore rimedio semplicemente posticipando un po’ l’inizio delle lezioni al mattino.
Un’ora più tardi
Alcuni istituti americani hanno già deciso di posticipare l’entrata in classe di un’ora in base a una precedente ricerca del Centers ford Disease Control and Prevention che indicava come, la mancanza di sonno nei giovani, potesse provocare sovrappeso, abuso di alcol e fumo e scarso rendimento scolastico.