Argomenti trattati
I bambini sono particolarmente vulnerabili alle malattie respiratorie, perché hanno difese più immature, sudano e tendono a trascorrere molte ore a stretto contatto con altri bambini – al nido, all’asilo o a scuola -, aumentando così verticalmente le probabilità di contagio. Per ridurre il rischio che il bambino sia colpito da malattie respiratorie, specie se si abita vicino a zone ad alta densità di traffico, è importante seguire alcuni accorgimenti.
La più pericolosa è la bronchiolite
Le malattie respiratorie più comuni nell’infanzia, specie nell’età pre-scolare, sono bronchiti, faringiti, laringiti, tracheiti e polmoniti. La patologia più preoccupante però è la bronchiolite di origine virale: infatti, può arrivare a ostruire le vie aeree causando serie difficoltà di respirazione. Non a caso è fra le principali cause di ricovero nel primo anno di vita. I bambini più a rischio di sviluppare questa malattia sono quelli nati prematuri, gli immunodepressi, quelli afflitti da malformazioni polmonari o da patologie neuromuscolari che necessitano di ossigenoterapia e i piccoli con sindrome di Down.
Perché i rischi aumentano in inverno
La stagione fredda favorisce le malattie respiratorie. Infatti, le basse temperature, unite alla permanenza in luoghi caldi, affollati e poco aerati e la diffusione di alcune abitudini a rischio, come quella di coprirsi troppo o troppo poco, favoriscono la diffusione di virus e batteri che possono aggredire proprio le vie aeree.
Il decalogo della prevenzione
Per proteggere i bambini dalle malattie respiratorie, gli esperti raccomandano tutta una serie di strategie. Ecco quali:
- lavarsi sempre le mani prima di toccare un bimbo;
- non lasciare i neonati con meno di sei mesi di vita vicini a chi soffre di raffreddore o influenza;
- evitare che il bambino scambi con altre persone oggetti che possono trasferire germi (tipo cucchiai, tazze, cuscini o coperte);
- utilizzare preferibilmente fazzolettini monouso e poi buttarli nella spazzatura;
- non fumare in casa ed evitare l’esposizione dei bambini al fumo passivo;
- non portare il neonato in strade molto trafficate;
- curare l’igiene domestica, ma senza utilizzare in modo eccessivo spray e deodoranti, che aumentano il rischio di inquinamento indoor;
- vaccinare il neonato: grazie all’antinfluenzale è possibile ridurre il rischio d’infezioni
- rivolgersi tempestivamente a un pediatra se i sintomi persistono;
- seguire i consigli del proprio medico, evitando i rimedi “fai da te”.