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Chi pensava fosse un disturbo ad appannaggio esclusivo di mamma e papà deve ricredersi. Il mal di testa non colpisce solo gli adulti, ma può interessare anche i bambini. La conferma arriva dai risultati preliminari dell’indagine internazionale Wocah (The World children and adolescence headache), che durerà tre anni e ha l’obiettivo di indagare il fenomeno della cefalea nell’età evolutiva.
Coinvolta anche l’Italia
Lo studio è condotto da 70 istituti di ricerca di tutto il mondo e coinvolge un totale di 15.000 fra bambini e ragazzi di 26 paesi. Per quanto riguarda l’Italia, i partecipanti sono 300 e l’indagine è coordinata dall’Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con la Fondazione Mondino e il Consorzio di Ricerca Trasnazionale Cefalee, Dolore facciale e Disordini Adattativi. Dalle informazioni raccolte fino a ora è emerso che nel nostro Paese il 30% dei bambini e dei ragazzi soffre di mal di testa. Di questi, ben il 14% ha problemi di emicrania.
Causa serie conseguenze
Il mal di testa è una malattia già temibile di per sé. Infatti, può ripercuotersi negativamente sulla vita dei bambini. Oltre a causare dolore e fastidio, può anche comportare scarso rendimento scolastico, irritabilità, nervosismo, fragilità emotiva, difficoltà relazionali. Ma non si tratta solo di questo. Durante l’adolescenza, la cefalea può associarsi ad altre problematiche importanti, come disturbi dell’umore, ansia, depressione, disturbi bipolari, disordini allergici e alimentari, sindrome da deficit di attenzione e iperattività ed epilessia.
Va evitato il fai-da-te
Per questo gli esperti raccomandano ai genitori di non sottovalutare il problema. Se il bambino soffre di mal di testa, è importante rivolgersi al pediatra e decidere insieme a lui le strategie da seguire per affrontare il disturbo nel migliore dei modi.