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Da quando è scoppiata la pandemia di Covid-19 molti preferiscono rimandare le visite non necessarie, specialmente quando si tratta di bambini. In alcuni casi, però, non si tratta di una scelta saggia. Alcuni controlli, infatti, sono davvero importanti. Come quelli dallo specialista in ortodonzia, perché eventuali problemi ai denti andrebbero risolti il prima possibile.
Che cos’è l’ortodonzia
L’ortodonzia è la branca specialistica dell’odontoiatria che si occupa dell’occlusione dentale e dell’armonico sviluppo delle ossa mascellari. Lo specialista in ortodonzia, dunque, interviene quando i denti non sono ben allineati. Attenzione, però, a non cadere in un errore molto comune: avere denti dritti significa sì avere un bel sorriso, ma soprattutto avere dei denti e una bocca sana, un requisito fondamentale per la salute di tutto l’organismo. “Per questo noi specialisti di ASIO (Associazione Specialisti Italiani in Ortodonzia) raccomandiamo di non trascurare le visite specialistiche anche in un momento così complicato come quello che stiamo vivendo: il timing della visita e di inizio di una terapia eventualmente necessaria sono dirimenti. Molte abitudini sbagliate, se non corrette e prese in tempo, infatti, possono diventare problemi seri in età adulta” spiega il dottor Giorgio Iodice, presidente di ASIO.
Meglio non aspettare troppo
L’ideale sarebbe portare il bambino per la prima volta dall’ortodonzista fra i quattro e i sette anni di età. Si tratta, infatti, del periodo in cui inizia la prima fase di permuta dentaria, l’eruzione dei primi elementi dentari permanenti: lo specialista, quindi, può individuare le possibili problematiche eruttive o di crescita. Sarà poi il medico a consigliare il percorso da intraprendere: in molti casi saranno sufficienti una serie di controlli per seguire il bimbo nella sua crescita, mentre talvolta potrebbe essere necessario iniziare una cura ortodontica per correggere difetti nella crescita delle ossa mascellari o problemi di spazio per i denti permanenti.
Gli studi odontoiatrici sono luoghi sicuri
Molti genitori, da quando è iniziata la pandemia di Covid-19, hanno deciso di rimandare le visite dallo specialista in ortodonzia. In realtà, non c’è nulla da temere: gli studi odontoiatrici rispettano le indicazioni del ministero della Salute in tema di dispositivi di sicurezza e di prevenzione. Fra l’altro, un recente studio ha evidenziato che i controlli ortodontici sono tra le procedure odontoiatriche a minor rischio di trasmissione del SARS-CoV-2, in considerazione della durata della procedura, dell’esposizione a sangue e saliva e degli altri parametri analizzati.
I consigli degli specialisti
Gli specialisti di ASIO hanno steso alcuni consigli per le persone che sono momentaneamente in isolamento o quarantena.
– I bambini che usano un apparecchio ortodontico dovrebbero evitare o limitare il consumo di cibi particolarmente duri e croccanti, che potrebbero provocare il distacco di parti dell’apparecchio o interferire con il corretto andamento della terapia.
– Se il bimbo digrigna o serra i denti, soprattutto di notte o nelle attività che richiedono concentrazione, meglio chiamare lo specialista.
– Il bimbo respira attraverso la bocca? Attenzione: possono subentrare problemi respiratori, infiammazioni delle vie aree, problemi gengivali, secchezza della bocca, postura errata della lingua.
– Anche il succhiamento del pollice dopo i cinque anni, o di penne, cuscini, matite o altro, va riferito al medico. Infatti, se prolungato nel tempo, può causare un’asimmetria nella posizione dei denti e una difficoltà delle arcate dentarie a combaciare correttamente.
– Denti affollati o fuori posto richiedono quasi sempre l’utilizzo dell’apparecchio ortodontico, da iniziare il prima possibile.
– Insegnare al bambino le corrette procedure di spazzolamento, così da farle divenire un meccanismo automatico. Ricordare che i denti vanno lavati dopo i pasti (con particolare attenzione alla sera) e dopo aver mangiato cibi che possono causare la carie.
– Se il bambino usa l’apparecchio, pulire con ancora più attenzione i denti, ogni volta che ha mangiato.