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In Italia circa 100 mila bambini hanno problemi sovrappeso. Nel nostro Paese risulta essere obeso o in sovrappeso circa un bambino su tre (35%) nella fascia di età 6-9 anni, con una prevalenza dei maschi (21%) sulle femmine (14%). In particolare, due bambini italiani su dieci sono in sovrappeso e uno su dieci risulta obeso. Cifre che, sebbene siano in miglioramento rispetto agli ultimi anni, restano allarmanti e confermano il primato italiano a livello europeo. È il quadro che emerge dalla seconda edizione del Report sulla malnutrizione infantile di Helpcode, network di organizzazioni attivo dal 1988 che lavora, in Italia e nel mondo, per garantire a tutti i bambini la protezione di una famiglia, una scuola di qualità e una comunità in cui crescere e sviluppare le proprie potenzialità.
Al Centro-Sud tassi maggiori
Dal Report, redatto da Helpcode Italia in collaborazione con la Federazione italiana medici pediatri (Fimp) e con la partecipazione della Clinica Pediatrica dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova, emerge che l’Italia condivide il primato di avere i bambini più pesanti d’Europa con Cipro, Grecia e Spagna, “decretando il declino della dieta mediterranea“, si legge nel Report, e che nel nostro Paese in particolare sovrappeso e obesità infantile “registrano ampia diffusione in particolare nel centro-sud, dove la crisi economica e la povertà educativa hanno prodotto un impoverimento nutrizionale delle diete dei più piccoli”.
Le cifre nel mondo
A livello globale il numero di bambini di età inferiore ai cinque anni obesi o sovrappeso è in costante aumento e ha ormai superato quota 40 milioni, con un aumento di 10 milioni rispetto al 2000. Un problema sanitario dagli importanti costi sociali ed economici, se si considera che l’obesità infantile è un predittore certo per l’obesità adulta – 4 ragazzi con eccesso di peso su 5 continueranno a soffrire del problema anche da grandi – e che gli effetti di sovrappeso e obesità causano ogni anno il 13% dei decessi.
Cambiare stile di vita
Giuseppe Morino, responsabile di Educazione Alimentare dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, spiega che per contrastare il sovrappeso e l’obesità infantile non serve l’imposizione di diete, ma un cambiamento dello stile alimentare e di vita in generale, in particolare aumentando il movimento fisico (dei più piccoli, ma anche di tutta la famiglia). Secondo Maria Rita Spreghini, nutrizionista del Bambino Gesù, tra le misure che dovrebbero essere prese in considerazione dalle famiglie italiane per contrastare l’eccesso di peso in tenera età ci sono meno televisione, computer e cellulare, più spazio ai cibi sani e più movimento all’aria aperta.