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La tenerezza che i bebè suscitano negli adulti è irresistibile e per i piccoli ha l’obiettivo di farsi accudire. Gli occhioni dolci, le guance paffute, il nasino all’insù, una risata contagiosa, la pelle liscia e il caratteristico profumo di neonato favoriscono un atteggiamento amorevole. E questo succede sia alle donne sia agli uomini, indipendentemente dal fatto che abbiano o no figli propri. La tenerezza dei bimbi stimola, infatti, tutti i sensi degli adulti.
Obiettivo accudimento
Si tratta di un meccanismo che la natura attiva per richiamare l’attenzione degli adulti e favorire in loro il desiderio di occuparsi dei bebè. Un gesto vitale per la sopravvivenza dei piccoli, che sono ancora del tutto incapaci di gestirsi da soli. È quanto emerge da una ricerca dell’Università di Oxford pubblicata sulla rivista Trends in Cognitive Sciences, secondo cui la tenerezza che i bimbi suscitano ha un obiettivo preciso: affascinare mamma e papà e conquistarne tutta l’attenzione e la voglia di occuparsi di loro. Secondo gli esperti che hanno condotto lo studio, la dolcezza dei bambini è una delle forze più potenti che sono capaci di utilizzare e su cui gli adulti modellano il proprio comportamento e l’atteggiamento protettivo
Il cervello di modifica
La tenerezza dei bimbi stimola tutti i sensi degli adulti e ha un forte impatto sul cervello dei grandi. I sorrisi, le espressioni e i gesti dei più piccoli accendono speciali circuiti nervosi nel cervello degli adulti fino a provocare una trasformazione lenta e graduale anche nelle grandi reti cerebrali coinvolte nell’empatia e in altri tipi di emozioni.