La musica stimola il cervello dei bambini: ecco come

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 19/01/2018 Aggiornato il 31/07/2018

Studiare musica favorisce lo sviluppo delle aree cerebrali responsabili dell'elaborazione del suono e delle capacità linguistiche e di lettura. Ecco perché la musica stimola il cervello

La musica stimola il cervello dei bambini: ecco come

Se nei bambini sport e attività fisica fanno bene allo sviluppo di muscoli e articolazioni e favoriscono la socializzazione con i propri coetanei, secondo un nuovo studio pubblicato su Cerebral Cortex la musica stimola il cervello dei bambini: in particolare, suonare uno strumento musicale è un ottimo allenamento cognitivo, in particolare per lo sviluppo delle aree cerebrali responsabili dell’elaborazione del suono, dello sviluppo linguistico, della percezione del linguaggio e delle capacità di lettura, oltre a rafforzare le reti cerebrali responsabili del processo decisionale. Per ottenere i primi risultati però sono necessari almeno due anni di studio.

Piccoli musicisti, grande cervello

Nel corso del loro studio i ricercatori della University of Southern California (Stati Uniti) hanno esaminato lo sviluppo cerebrale di 20 bambini che a circa 6 anni avevano iniziato a suonare con l’Orchestra filarmonica giovanile di Los Angeles. Dopo aver confrontato lo sviluppo del cervello di questi bambini con quello di 19 coetanei che svolgevano regolarmente attività sportiva e altri 21 che, invece, non seguivano alcuna particolare attività extrascolastica, gli autori hanno rilevato che nei piccoli che si studiavano musica lo spessore e il volume delle aree cerebrali impegnate nell’elaborazione del suono risultavano aumentati e che, inoltre, risultavano più mature alcune zone del cervello coinvolte nello sviluppo linguistico, nella percezione del linguaggio e nella capacità di lettura. E hanno quindi concluso che la musica stimola il cervello del bambini.

Maggior decisionismo

Lo stesso gruppo di ricercatori aveva già pubblicato sulla rivista scientifica Plos One un altro studio sul medesimo argomento, rilevando che davanti a una scelta il cervello dei bambini che studiano musica si attiva con un maggior ‘impegno’ delle aree cerebrali coinvolte nel processo decisionale.
   

 

 
 
 

Da sapere!

Secondo alcuni studi la musica può avere effetti positivi anche nei bambini con disordini dello spettro autistico, con iperattività o deficit di attenzione.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

L’influenza è pericolosa in gravidanza? Meglio fare il vaccino?

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi.   »

Incinta subito dopo un aborto spontaneo, ma l’embrione ha il battito lento

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine.   »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Benzodiazepine assunte per dormire nella 30ma settimana di gravidanza

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare...  »

Fai la tua domanda agli specialisti