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Gli effetti benefici della musica su corpo e mente non sono una novità: il suono stimola l’attività nervosa e cognitiva, aiuta il rilassamento, migliora il tono dell’umore. Per questa ragione, da tempo è utilizzata anche in fisioterapia. Oggi grazie agli esperti dell’ospedale Pediatrico Bambino Gesù, la musica viene utilizzata in una modalità inedita, per la riabilitazione a distanza dei piccoli disabili. I risultati sono stati così positivi da essere pubblicati sul Journal of Telemedicine and Telecare.
In che cosa consiste l’algoritmo musicale
Non si tratta di una musica qualsiasi ma di un algoritmo musicale, una tecnica riabilitativa sviluppata dai ricercatori dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù per i bambini disabili confinati in casa nei periodi di lockdown e che, senza le sedute riabilitative, sarebbero stati costretti a un’inattività responsabile di un peggioramento del loro stato fisico e psicologico. Questo algoritmo musicale, invece, migliora il sonno di questi bimbi, li rilassa e riduce lo stress dei genitori. Gli effetti benefici della musica in questo caso sono dovuti a una precisa sequenza di suoni, voci, musiche e immagini personalizzata in base alle necessità di ciascun caso.
I risultati dello studio
I risultati sono stati provati da uno studio condotto proprio presso il Dipartimento di Neuroriabilitazione del Bambino Gesù che ha coinvolto 14 piccoli, tutti al di sotto dei 12 anni, con diversi disturbi neurologici come paralisi cerebrale infantile, sindromi genetiche, malformazioni cerebrali. Nel periodo di sospensione delle visite non urgenti in ospedale a causa della pandemia di Covid-19, le famiglie coinvolte nella ricerca hanno ricevuto la composizione audio-video personalizzata da proporre ai bambini tre volte al giorno per 2 settimane consecutive. Al termine della sperimentazione, gli effetti benefici della musica a domicilio sono stati valutati con appositi questionari scientificamente validati. È emerso che i disturbi del sonno dei bambini si sono ridotti, i livelli di stress dei genitori erano scesi ed è risultata migliorata la relazione bambino-genitore.
Come viene condotta la cura
Il metodo riabilitativo sviluppato dai ricercatori del Bambino Gesù si chiama “Euterpe”, dal nome della mitologica dea della Musica. Si tratta di un algoritmo originale per ordinare, in una precisa sequenza ritmica, molti degli strumenti utilizzati in ospedale per stimolare i sensi del bambino e raggiungere gli obiettivi della cura: rilassamento, sviluppo delle competenze comunicative, miglioramento dell’interazione con i familiari. Sono stati così realizzati componimenti audio-video personalizzati che contenevano suoni a particolari frequenze, musiche originali, ai quali venivano aggiunte la voce della mamma e del bambino stesso, canzoni e ninne nanne familiari, immagini legate a momenti piacevoli registrate durante le sedute al Bambino Gesù.
Oltre agli aspetti medici, gli esperti hanno registrato miglioramenti anche nella relazione familiare, come l’orgoglio di vedere con occhi diversi le capacità e le qualità del bambino non come malato ma come protagonista di una nuova esperienza sensoriale. Tutto questo potrà avere un importante impatto: dal legame affettivo madre-figlio si passa a un coinvolgimento familiare con prospettive di nuovi apprendimenti e un miglioramento globale nella salute psico-fisica del bambino.