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Ogni anno, tre bambini apparentemente sani ogni 100.000 vengono colpiti da morte improvvisa. L’ospedale pediatrico Bambino Gesù, con il sostegno della Onlus La stella di Lorenzo, sta portando avanti un progetto di screening nelle scuole, che a oggi ha coinvolto quasi 10.000 studenti, proprio contro la morte improvvisa.
I campanelli d’allarme
Per morte improvvisa si intende un decesso che si manifesta entro un’ora dalla comparsa dei primi sintomi (come affanno, fiato corto, palpitazioni, dolore al petto) ma in alcuni casi anche in assenza di sintomi. Nella maggior parte dei casi è causata da una cardiopatia ischemica sottostante, non riconosciuta. Per questa ragione, lo screening è così importante: aiuta a individuare i soggetti a rischio, che altrimenti potrebbero non scoprire mai di essere potenzialmente candidati a un avvenimento tanto drammatico fino al suo verificarsi.
La scuola è un luogo a rischio
Dal 2013 l’unità operativa di cardiologia e aritmologia dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, con il sostegno della Onlus La stella di Lorenzo, è impegnata in un’attività di prevenzione e sensibilizzazione nelle scuola sulla morte improvvisa, chiamata “Una questione di cuore”, che nel 2016 si è trasformata in un programma di ricerca. A oggi, ha eseguito 9.700 tracciati elettrocardiografici in 15 istituti scolastici, coinvolgendo quasi 10.000 bambini di età compresa tra i 3 e i 13 anni. Occorre tenere presente, infatti, che è proprio a scuola che i bambini trascorrono gran parte del loro tempo e che, dunque, tra le attività statiche e le discipline sportive, potrebbero stare male.
Riscontrate diverse anomalie
Dei quasi 10.000 alunni esaminati, 3.920 – pari al 40.4% del campione -non avevano mai eseguito un elettrocardiogramma in precedenza. È emerso che ben 658 studenti presentavano delle anomalie del tracciato elettrocardiografico. In 589 casi si trattava di anomalie minori (il 6%), mentre nello 0,7% del campione – corrispondente a un totale di 69 bambini – sono stare riscontrate anomalie maggiori: proprio i tipi di anomalie che possono portare a morte cardiaca improvvisa.
La prevenzione è essenziale
Lo scopo del progetto? “Andarci a prendere i pazienti prima che i pazienti arrivino da noi. Circa l’1% dei bambini e dei ragazzi che arrivano al Pronto soccorso pediatrico nel nostro Paese, presentano un pregresso evento sincopale o pre-sincopale che, in alcuni casi, può precedere la morte. Grazie alla straordinaria collaborazione con la Onlus guidata dall’ingegner Fabbri, sarà possibile individuare in alcuni bambini, la presenza di anomalie elettrocardiografiche rivelatrici di malattie cardiache a potenziale rischio di sincope e/o morte cardiaca improvvisa” hanno spiegato i medici del Bambino Gesù.