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Ascoltare leggere ad alta voce aiuta i bambini a essere più bravi a scuola e li prepara ad affrontare meglio le difficoltà della vita. È quanto emerso dalla ricerca scientifica condotta all’interno del progetto nazionale di Giunti Scuola “Leggimi ancora. Letture ad alta voce e life skills”, realizzata in collaborazione con l’Università di Perugia: se già è noto che leggere fa bene, ora si può affermare che – almeno per quanto riguarda i bambini – è benefico anche semplicemente ascoltare la lettura ad alta voce.
L’esperimento su 1.500 bambini
Lo studio è stato condotto su un campione di 1.500 bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni delle scuole primarie – sia centrali sia di periferia – di Torino, Modena e Lecce. Per 100 giorni i bambini hanno ascoltato i loro insegnanti leggere un’ora al giorno dai loro insegnanti la lettura di Pinocchio, de La fabbrica di cioccolato e altri libri. Niente compiti a casa, voti o interrogazioni: la lettura ad alta voce doveva essere percepita esclusivamente come un piacere.
Migliori abilità cognitive di base
Dall’esperimento sulla lettura ad alta voce è emerso che i bambini esposti dimostrano di avere una migliore padronanza della lingua italiana, ma anche una maggiore capacità di comprensione del testo fino al 10% in più rispetto al punto di partenza e un incremento significativo nello sviluppo delle abilità cognitive di base in media del 18-20%: ovvero i bambini che ascoltano leggere a voce alta sono in grado di gestire meglio le informazioni in entrata sia scritte sia orali e sono più preparati ad affrontare i compiti non solo di lingua italiana, ma anche di altre materie (storia o matematica, per esempio).
Più preparati alla vita
Non solo: i bambini sottoposti all’esperimento di lettura ad alta voce hanno anche dimostrato di affrontare meglio situazioni complesse nella vita di tutti i giorni, come un avvenimento problematico in famiglia o come altri eventi impegnativi come una partita di calcio o un saggio di danza. Infine i ricercatori hanno stimato anche un aumento medio del 10-15% dell’indice relativo all’area verbale. I ricercatori sottolineano come l’esposizione alla lettura ad alta voce sia in grado di determinare questi benefici per tutti gli alunni, sia quelli con i voti più alti sia quelli con qualche difficoltà.
Strumento di educazione democratica
“La lettura ad alta voce – spiega Federico Batini, professore di pedagogia sperimentale dell’Università di Perugia, che ha coordinato la ricerca – può essere considerato uno strumento di ‘educazione democratica’ e andrebbe inserita in modo stabile nelle scuole di ogni ordine e grado come palestra per la vita, come esercizio in grado di allenare la mente. Non ha costi ulteriori per la scuola, perché somministrata dai docenti della classe stessa. E, soprattutto, è per tutti”.