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L’Italia non è certo uno dei Paesi migliori in cui costruire una famiglia e mettere al mondo dei figli. L’ennesima conferma arriva da uno studio in cui Yoopies, la piattaforma di riferimento per l’accesso ai servizi di assistenza all’infanzia, ha confrontato le agevolazioni e i contributi pubblici riservati ai nuclei famigliari in nove Stati europei: Danimarca, Finlandia, Svezia, Francia, Germania, Italia, Olanda, Spagna e Regno Unito. Ebbene, la nostra penisola si piazza, insieme alla Spagna, agli ultimi posti della classifica della solidarietà per le famiglie, confermandosi come un paese poco family friendly.
Le detrazioni fiscali
Una delle misure di sostegno alle famiglie più diffuse in Europa è rappresentata dalle deduzioni fiscali per le spese relative alla cura e custodia dei bambini. L’importo massimo che si può scaricare dalle tasse varia molto da Paese a Paese. I più fortunati sono i francesi: infatti, possono dedurre fino a 7.500 euro all’anno per l’assistenza all’infanzia a domicilio per bambini minori di sei anni. Anche i tedeschi sono abbastanza agevolati in questo senso: possono detrarre, indipendentemente dal reddito, 2/3 dei costi fino a un massimo di 4.000 euro all’anno per bambino con meno di 14 anni. In Italia, invece, le famiglie hanno diritto a una detrazione del 19% delle spese di istruzione dall’asilo nido() all’università per i figli o familiari a carico (per l’asilo nido con un massimo di 630 euro a bambino).
I bonus
Per sostenere le famiglie, i vari Stati prevedono, poi, diversi bonus e sussidi. In Italia, tutti i genitori, indipendentemente dal reddito, hanno diritto al bonus asilo nido: 1.500 euro all’anno per sostenere il costo del nido. In alcune regioni tedesche le spese per asili nido, scuole materne o strutture private per i bambini di età inferiore ai sei anni sono rimborsate in parte o in toto. In Danimarca, gli enti locali contribuiscono dal 70% al 100% del costo dell’asilo nido, a seconda del reddito. Anche su questo versante l’Italia è un paese poco family friendly.
Gli aiuti più generali
Infine, molti Paesi offrono aiuti più generali per aiutare le famiglie ad affrontare i costi associati ai figli. Lo Stato italiano offre un premio monetario alla nascita, un assegno limitato a 12 mensilità alle famiglie con basso reddito e gli assegni famigliari. I Paesi Bassi, la Germania, la Danimarca, la Finlandia e la Svezia offrono assegni familiari che sono a disposizione di tutti i genitori senza condizioni di reddito. “Sei genitori su dieci riferiscono che il costo rappresenta il principale ostacolo all’accesso ai servizi di assistenza all’infanzia in Europa. Per affrontare questo ostacolo, ci aspettiamo che nei prossimi anni i Paesi dell’Unione Europea offrano maggiori agevolazioni o estendano l’ammissibilità dei loro sussidi per l’assistenza all’infanzia” spiega Maria Elena Magro, Country Manager per l’Italia di Yoopies.