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Che l’ipertensione sia un fattore di rischio abbastanza diffuso nella popolazione italiana è risaputo. Ma che questa problematica non riguardi solo gli adulti è una novità per molti. A rivelarlo sono stati gli esperti riuniti al recente Congresso nazionale della Società italiana di ipertensione arteriosa (Siia), secondo i quali circa 4 bambini italiani su 100 hanno la pressione alta.
Di che cosa si tratta
La pressione è la forza esercitata dal sangue sulle pareti dei vasi mentre scorre al loro interno. Si parla di ipertensione quando questa forza supera i valori considerati normali. Se fino a qualche anno fa si trattava di una problematica esclusivamente dell’età adulta, ora la situazione è cambiata, tanto che la Siia, in collaborazione con la Società italiana di pediatria, ha da poco promosso il primo gruppo di studio su ipertensione e rischio cardiovascolare in età pediatrica.
L’importanza dello stile di vita
Stando ai dati ufficiali, circa il 4% dei bambini e ragazzi italiani ha la pressione alta. In realtà, il fenomeno potrebbe essere ancora più esteso, visto che la misurazione della pressione non è una pratica molto diffusa in età pediatrica: alcuni bambini, dunque, potrebbero essere ipertesi senza saperlo. Ma per quali ragioni la pressione può alzarsi anche nei giovani? Alla base ci sono molti fattori. I più significativi sono quattro:
- una dieta scorretta, troppo ricca di calorie, sale e zucchero;
- uno stile di vita sedentario;
- la scarsa propensione a svolgere un’attività fisica();
- l’uso eccessivo di internet, per le implicazioni fisiche e psicologiche.
Considerato il ruolo dello stile di vita nel determinare l’innalzamento della pressione, non deve stupire che la percentuale di ipertesi salga fra i bambini che soffrono di sovrappeso e obesità, due malattie favorite proprio dai comportamenti adottati. Addirittura, fra i ragazzi sovrappeso 1 su 20 ha la pressione elevata e fra quelli obesi 1 su 4.
Un problema da non sottovalutare
L’ipertensione pediatrica non va sottovalutata. Infatti, un bambino iperteso ha un rischio maggiore di diventare un adulto iperteso, quindi, a maggior rischio di malattie cardiovascolari. Ecco perché, è essenziale intervenire il prima possibile. “L’ipertensione arteriosa e le sue gravi complicanze si combattono efficacemente solo iniziando presto, prima che questa condizione abbia fatto danni a cuore e vasi arteriosi. Questo significa anche iniziare a occuparsi del problema già nei bambini e negli adolescenti, con maggiore attenzione allo stile di vita e alla necessità di iniziare a misurare la pressione arteriosa in età pediatrica” ha confermato il professor Gianfranco Parati, presidente della Siia.