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L’insonnia non colpisce soltanto gli adulti, ma affligge anche sempre più anche i bambini. Basti solo pensare che, secondo un sondaggio della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), 4 bambini italiani su 10 soffrono di insonnia vera e propria. E questo disturbo può manifestarsi sia senza un apparente motivo, sia durante fasi difficili da sostenere come la nascita del fratellino, l’iscrizione all’asilo o il passaggio da un ciclo scolastico a un altro.
Esaminati 2.000 bambini
Questa ricerca, dal nome “Ci piace sognare”, ha analizzato la durata e la qualità del sonno di più di 2.000 bambini, di età compresa tra 1 e 14 anni. Ebbene, ben il 40% soffrirebbe di una qualche forma di insonnia o di riposo disturbato. È emerso anche che i bambini del Nord riposano più a lungo ma anche che, trasversalmente, molti bimbi hanno ancora bisogno di addormentarsi nel lettone dei genitori e che sempre più bambini e ragazzi utilizzano videogiochi prima di dormire, un’abitudine che influisce negativamente sulla durata e sulla qualità del sonno. Tra le cause dell’insonnia nei bambini ci sarebbero, poi, situazioni che possono generare stress e tensione al bambino, come per esempio la nascita di un fratellino, preoccupazioni scolastiche, problemi familiari, incubi notturni ricorrenti.
I consigli dei pediatri
- No a videogiochi, tablet o altri dispositivi elettronici prima della nanna.
- No alla Tv in cameretta né, per i più grandicelli, all’uso del cellulare prima di coricarsi.
- No ai cibi eccitanti come carni rosse, formaggi grassi, cioccolato, caffeina e persino i broccoli.
- Sì a una cena leggera, consumata presto e ricca di carboidrati complessi, potassio e magnesio.
- No all’attività fisica un’ora prima di coricarsi.
- Sì alle piccole abitudini e rituali familiari.
- Sì all’ambiente giusto: la stanza da letto dovrebbe essere silenziosa, non troppo calda e ben aerata.
- Sì a un diario del sonno del bambino.