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Uno dei tratti che ha caratterizzato la stagione appena passata è stata la scomparsa di malattie infettive tipiche dell’infanzia e soprattutto il drastico calo di ricoveri e accessi al pronto soccorso per infezioni respiratorie dei bambini e dei neonati.
Meno l’82% di ricoveri
In particolare è stata rilevata la scomparsa del Virus Respiratorio Sinciziale (RSV), principale causa di bronchiolite e polmonite nei bambini di età inferiore a due anni, che colpisce ogni anno 3,5 milioni di bambini nel mondo ed è uno dei più frequenti motivi di accesso al pronto soccorso nei primi mesi di vita. Uno studio italiano condotto presso il Policlinico Umberto I di Roma -Università La Sapienza ha osservato nella stagione 2020-21 una diminuzione dell’82% di ricoveri per malattie respiratorie sotto i 5 anni rispetto a quella del 2018-19. Inoltre, nei ricoverati a farla da padrone era il rinovirus nell’86% dei casi, mentre il virus respiratorio sinciziale appariva solo nell’8,5% dei campioni, con una diminuzione dell’88% rispetto all’inverno 2018-19.
Effetti benefici anche per altre malattie
A esser quasi scomparse sono state anche influenza, morbillo e infezioni da streptococco. Uno studio che ha coinvolto 15 ospedali italiani ha osservato una diminuzione complessiva dell’85% degli accessi al pronto soccorso, per merito soprattutto della riduzione di infezioni trasmesse per via aeree.
Si allungano i tempi di alcune diagnosi
Sono invece aumentati, purtroppo, i casi di bambini arrivati in pronto soccorso in condizioni critiche per ritardo di diagnosi di diabete scompensato, leucemie e tumori infantili. E il ritardo delle diagnosi si è fatto sentire anche su malattie del tratto intestinale. In Campania i pediatri hanno notato, per il 2020, una riduzione del 30% delle diagnosi di celiachia e intolleranza al glutine che colpisce 52.000 giovanissimi, cui si aggiungono centomila casi ancora non diagnosticati.
Fonti / Bibliografia
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