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Da Nord a Sud, le scuole sono sempre più multietniche e “colorate”. Sono sempre più numerosi, infatti, i bambini stranieri che frequentano le scuole italiane e sono sempre maggiori anche i benefici dell’immigrazione per i bambini, ma non solo per loro.
Arricchimento per i tutti gli italiani
Non è solo il buon senso a dirlo, i benefici dell’immigrazione per la crescita dell’individuo sono ribaditi anche ufficialmente dalla Società italiana di pediatria preventiva e sociale. Come spiega, infatti, il Presidente della Sipps, dottor Giuseppe Di Mauro, il multiculturalismo è una risorsa e non certamente una barriera. Entrare in contatto con realtà differenti, stimola il bambino “aprendogli la mente” e favorendo un maggiore apprendimento e uno sviluppo migliore della sua personalità.
La scuola, luogo perfetto di integrazione
Se la società purtroppo non è ancora in grado di diventare il luogo ideale di accoglienza e integrazione dei migranti, per limiti culturali e pregiudizi vari, la scuola rappresenta invece il luogo ideale di incontro e costruzione, il momento in cui può esistere la vera integrazione tra bambini (e famiglia) migrante con la comunità che lo/la accoglie attraverso affetto e apertura mentale e culturale.
Ancora troppi ostacoli
Sono ancora numerosi, in Italia, gli ostacoli affinché ciò avvenga nel modo più naturale possibile: ignoranza e razzismo tutt’ora presenti come un cancro in molte famiglie ostacolano questo scopo, anche se fortunatamente le risorse dei bambini e le capacità dei docenti riescono a non farsi invadere da atteggiamenti tanto negativi e dannosi per tutti. In questo modo, attraverso apertura, tolleranza e curiosità, il bambino cresce meglio ed è pronto a diventare un adulto migliore di quanto magari lo sia la famiglia d’origine in senso sociale, culturale e civile.
educare il bambino al rispetto dell’altro
Come afferma il dottor Piercarlo Salari, pediatra di consultorio a Milano, componente Sipps e consulente di Bimbisani&belli, è importante saper educare il bambino al rispetto dell’altro, indipendentemente dalla sua provenienza. I valori che la scuola multiculturale ha più chance di trasmettere, rispetto alla scuola di qualche anno fa, sono fondamentali e si chiamano pari opportunità, giustizia ed equità. I benefici dell’immigrazione, quindi, non si mostrano solo nel presente ma sono le basi necessarie per un futuro migliore per tutti. La società, infatti, si appresta a essere sempre più multirazziale e così anche il mondo del lavoro e delle relazioni sociali si preparano a far propria la risorsa di nuove culture e nuova forza lavoro.
Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze
Come ribadisce il dottor Di Mauro, ha grande valore, nell’educazione dei figli e dei bambini, l’aforisma dello scrittore e poeta francese Paul Valéry “Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze”. Le potenzialità di integrazione e multiculturalismo scolastico sono riportate e supportate anche da una ricerca sociologica (MR, Interculturality and Social Bonds Formation: a Case Study on Immigrant and Native Preadolescents in Italy. Procedia) che ha coinvolto, attraverso la somministrazione di un questionario, un campione di oltre 1.300 preadolescenti italiani e stranieri studenti al secondo e terzo anno della scuola secondaria di primo grado in Abruzzo. Tra i dati emergono alcune certezze ovvero che, se non fosse per la scuola, i bambini italiani non avrebbero l’opportunità di conoscere e frequentare bimbi di diversa provenienza e viceversa per quanto riguarda i bambini migranti. E, allo stesso modo, i ragazzi stranieri che frequentano le scuole italiane, fortunatamente affermano di non sentirsi vittime di pregiudizi da parte dei compagni di classe. L’intento della scuola dovrebbe, quindi, essere quello di promuovere l’integrazione non solo all’interno del luogo scolastico ma anche nelle attività extra-scolastiche e nella società più in generale con il “sogno-scopo” che questa tolleranza e questo arricchimento possano coinvolgere anche le generazioni precedenti, ancora decisamente ottuse e poco aperte al miglioramento sociale e culturale attraverso la conoscenza del diverso.