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Il fumo passivo causa globalmente più di un milione di morti all’anno: un recente studio internazionale, cui ha preso parte il King’s College London, rivela che chi è stato esposto in maniera prolungata al fumo passivo ha un rischio più alto ben del 51% di sviluppare tumori del cavo orale rispetto alla popolazione generale. I ricercatori, che provenivano da diversi Paesi, hanno messo sotto la lente di ingrandimento 7.000 persone. Il team di lavoro ha analizzato diversi studi sull’argomento per scoprirne le cause.
Il maggior tempo di esposizione aumenta il pericolo
Gli studiosi hanno dimostrato che l’esposizione ripetuta al fumo di seconda mano fa impennare il rischio di sviluppare il cancro del cavo orale del 51 per cento; inoltre il fumo passivo crea danni anche al nostro apparato uditivo e alle mucose della bocca.
I risultati sono pubblicati sulla rivista Tobacco Control.
I ricercatori hanno calcolato che il tempo di esposizione alle molecole di scarto delle sigarette è direttamente proporzionale all’aumento delle probabilità di sviluppare un tumore. In pratica più si convive con i fumatori, più si alza il rischio. Le stime dello studio sostengono che un’esposizione di 10-15 anni fa impennare il rischio di molto.
I più a rischio sono i bambini
Quattro bambini su dieci sono ancora esposti ai rischi del fumo di seconda mano. Gli adulti sono al 33 per cento. Quando si fuma si depositano sulla pelle, sui peli, sui capelli e sui vestiti dei fumatori diverse sostanze nocive. Entrare in contatto con un bambino piccolo è quindi estremamente rischioso. L’Istituto Superiore di Sanità ha messo in guardia anche sulle possibili infezioni all’orecchio, che già colpiscono molto i bambini.
Fonti / Bibliografia
- Homepage | Tobacco ControlTobacco Control is an international peer-reviewed journal covering the nature and consequences of tobacco use worldwide.