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Secondo Jordan Shapiro, tra i massimi esperti di cultura digitale, se usati nel modo giusto videogiochi e smartphone possono diventare uno strumento e un aiuto importante per la crescita dei ragazzi perché rappresentano le favole di oggi.
Favole elettroniche
I nuovi dispositivi elettronici, come scrive Shapiro nel suo libro “Il metodo per crescere i bambini in un mondo digitale”, stanno diventando il principale genere narrativo del nostro secolo, le nuove fiabe, la nuova mitologia. Si tratta di un format che arriva facilmente ai più piccoli e che funziona bene. Secondo Shapiro i videogiochi sono persuasivi, raccontano storie, comunicano idee, catalizzano le emozioni, sono catartici. Questo non vuol dire necessariamente che i videogame sostituiranno le altre forme narrative. Dopo tutto, il cinema non ha eliminato i romanzi, la prosa non ha eliminato la poesia, la poesia non ha eliminato il teatro. Ogni forma di narrazione è unica e ognuna offre un diverso insieme di contributi all’esperienza intellettuale umana. Anche i videogiochi, dunque, possono offrire lo stesso tipo di allenamento mentale, sia pure mediante mezzi diversi.
Formano l’identità dei piccoli
Un altro punto a favore dei dispositivi tecnologici – secondo Shapiro -riguarda la loro utilità nello sviluppo: ormai fanno completamente parte della nostra esperienza vissuta, tanto da non poter non essere presi in considerazione quando pensiamo al modo in cui una persona impara a risolvere la dissonanza tra esperienza interna ed esterna. Il cellulare, per esempio, gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo psicologico e nella formazione dell’identità del bambino. Per questo motivo i genitori non dovrebbero vedere i dispositivi tecnologici come qualcosa di tossico cui i figli sono “esposti”. Si dovrebbe invece provare a pensarli come parte della realtà del bambino, come a un altro luogo in cui il piccolo deve sviluppare maturità etica, benessere emotivo, rigore intellettuale, autonomia e dignità.
Ci vuole il supporto dei genitori
I bambini possono crescere meglio quando i loro genitori mediano attivamente le loro esperienze digitali giocando insieme a loro con i videogame; un discorso che vale anche per la televisione. Quando i genitori si siedono con i loro figli e parlano di ciò che scorre sullo schermo, il bambino impara molte cose, per esempio ad analizzare, interpretare,e a dare un senso al contenuto dei prodotti digitali.