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I bambini trascorrono sempre più tempo davanti alla tv, navigando su pc e tablet e giocando con lo smartphone. L’approccio dei più piccoli alle nuove tecnologie avviene sin dalla più tenera età. Addirittura, negli Stati Uniti, imparano a usare pc e telefonini e poi a camminare e parlare. È quanto emerge da una ricerca statunitense, presentata alla conferenza della Pediatric Academic Society, a San Diego.
Una presenza costante nella vita dei bambini
I ricercatori hanno messo a punto un questionario di 20 domande e lo hanno fatto compilare ai genitori di bambini tra i 6 mesi e i 4 anni ricoverati in una clinica pediatrica. Ai partecipanti è stato chiesto di specificare il tipo di apparecchi presenti in casa, l’età in cui i loro bambini hanno iniziato a usarli, con quale frequenza e per quale uso, e se ne avessero discusso con il pediatra. Su 370 genitori intervistati, il 97% ha dichiarato di aver un televisore, l’83% di possedere un tablet, il 77% uno smartphone e il 59% un accesso a Internet, ma ciò che ha sorpreso gli autori sono stati altri dati. I ricercatori non si aspettavano che i bambini utilizzassero questi apparecchi già a partire dai 6 mesi di età.
A 2 anni utilizzano i dispositivi autonomamente
Già nel primo anno di vita il 36% dei bambini ha provato a utilizzare un touch screen e il 24% a parlare al telefono. Non solo, prima di compiere 1 anno di età, il 15% dei bambini ha anche già utilizzato un’app, mentre il 12% si è già cimentato in un videogioco. Alcuni bambini stavano attaccati allo schermo anche per 30 minuti. Per di più con il passare dei mesi il tempo speso dai bambini con apparecchi tecnologici aumenta, tanto che il 26% dei piccoli di 2 anni e il 38% di quelli di 4 anni li utilizza almeno un’ora al giorno. E dai 2 anni in su la maggior parte dei bambini usa i dispositivi mobili in maniera del tutto autonoma.
Tablet e cellulari come babysitter
I motivi per cui i bambini vengono lasciati da soli con tv, smartphone e tablet dipendono dagli impegni dei genitori con le faccende domestiche (73%) o con le commissioni (60%) oppure dalla necessità di trovare un modo per calmarli (65%) o per farli addormentare (29%). Solo il 30% afferma di aver parlato con un pediatra circa il corretto utilizzo di dispositivi multimediali. Gli autori dello studio hanno affermato che una migliore comprensione dell’uso dei device mobili da parte dei bambini piccoli è fondamentale per contribuire allo sviluppo di strategie educative sia per i genitori sia per gli operatori sanitari.