I bambini con il diabete fanno più fatica a socializzare

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 12/12/2013 Aggiornato il 12/12/2013

Secondo una recente ricerca, i bambini che soffrono di diabete giovanile hanno difficoltà a relazionarsi e a interagire con i coetanei

I bambini con il diabete fanno più fatica a socializzare

Non comporta conseguenze solamente a livello fisico. Il diabete giovanile si ripercuote anche sulla sfera psicologica, peggiorando la vita sociale dei bambini colpiti. Lo conferma un’indagine condotta dalla Federazione nazionale diabete giovanile (Fdg), i cui risultati sono stati discussi nel corso del seminario “I Giovani e il Diabete”, organizzato da Fdg e Agd Italia (Coordinamento tra le Associazioni italiane giovani diabetici).

Emersi problemi di relazione

La ricerca è stata effettuata con l’obiettivo di indagare le ripercussioni del diabete sulla vita di chi ne è affetto. I dati emersi sono molto significativi. Ben il 64% degli alunni diabetici mostra problemi di socializzazione e integrazione. Ha difficoltà cioè a interagire con i compagni e a stabilire con loro un dialogo e un rapporto. Il 50%, invece, fatica a inserirsi e a seguire le attività motorie e sportive a scuola. Ma i problemi dei bimbi con diabete non sono solo relazionali. Nel 59% dei casi è difficile osservare un’alimentazione corretta andando alla mensa scolastica. Inoltre, l’86% degli alunni rivela che a scuola fa fatica a controllare la glicemia e a seguire la terapia insulinica.

Servono più formazione e informazione

Indubbiamente, il diabete incide moltissimo sulla vita di un bambino e su quella dei suoi famigliari. “Sappiamo che la conoscenza della patologia e la formazione specifica del personale scolastico sono la chiave per creare a scuola un ambiente accogliente e sicuro per il bambino con diabete. Ma spesso non ci sono sufficienti risorse che permettano di perseguire tale obiettivo in modo capillare e continuativo” ha commentato Patrizia Patera, membro del Gruppo di Studio Diabete della Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica. Imparare a convivere con la malattia, però, non è impossibile. Oggi esistono iniziative importanti che aiutano il bambino diabetico. Per esempio, vengono organizzati campi scuola, seminari e laboratori didattici.

In breve

I GENITORI NON DEVONO MOSTRARE TROPPA ANSIA

Se i genitori sono tesi, agitati, non sorridono mai, il bambino con diabete può risentirne. Se, invece, i genitori tengono a bada ansie e preoccupazioni, il figlio può vivere con più serenità la sua condizione. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Cardirene a inizio gravidanza: serve davvero?

06/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il netto beneficio dell'assunzione di acido acetilsalicilico a sostegno della gravidanza non è del tutto conosciuto, tuttavia il trattamento può essere di aiuto nel ridurre la maggior frequenza di complicanze gestazionali in determinati casi.  »

Colichette in un lattantino: meglio dargli il latte senza lattosio?

06/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Le colichette sono più o meno presneti in tutti i lattanti a partire dalle tre-quattro settimane di vita, dopodiché tendono a scomparire spontaneamente dopo i tre-quattro mesi di vita. Le manifestazioni che le caratterizzano non sono preoccupanti e non richiedono alcun tipo di intervento.   »

Bimba di sei mesi che non vuole la pappa: che fare?

04/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

All'inizio dello svezzamento non è raro che il bambino si dimostri diffidente o, addirittura, ostile nei confronti dei cibi nuovi. Per aiutarlo ad apprezzarli occorrono pazienza e qualche piccola strategia.   »

Fai la tua domanda agli specialisti