Videogiochi e bambini: guida pratica all’utilizzo

Francesca Scarabelli A cura di Francesca Scarabelli Pubblicato il 24/08/2023 Aggiornato il 24/08/2023

Cosa sapere sul rapporto tra videogiochi e bambini? Sono davvero molti i genitori che se lo chiedono! Vediamo insieme i rischi, i benefici e le regole per un uso corretto e sano dei videogames.

videogiochi e bambini

Inutile negarlo: i nostri bambini sono dei veri e propri nativi digitali e non è raro che si sappiano destreggiare con i vari devices tecnologici ancora meglio di noi genitori. Questo però non ci deve indurre ad abbassare la guardia: sappiamo bene che spesso internet e i social propongono contenuti che non sono adatti per i nostri bambini, ma abbiamo mai pensato ai videogiochi? Anche questi giochi all’apparenza innocui possono nascondere qualche insidia, che i genitori farebbero bene a conoscere per poter guidare i piccoli alla scoperta del mondo dei videogiochi e della tecnologia in generale senza rischi.

A partire da quale età si possono usare i videogiochi?

I bambini spesso mostrano un interesse sempre più precoce per i device ed è sempre bene tutelarli nell’uso di smartphone e i tablet che vedono in mano ai genitori o ai fratelli e alle sorelle più grandi. Ma a che età è bene far incontrare videogiochi e bambini? Ci sono alcuni studi che vanno nella direzione di far usare il tablet al bimbo non appena sarà abbastanza abile da non danneggiarlo facendolo cadere, quindi fin dai primi anni di vita, ma con alcune limitazioni importanti: questo deve sempre avvenire per un periodo di tempo limitato e in compagnia dei genitori, che selezioneranno i contenuti più adatti. In questo modo il tablet o i videogiochi potranno aiutare i piccoli a sviluppare le abilità logiche e la loro naturale curiosità verso il mondo. Ci sono poi alcuni modi per rendere il tablet “a misura di bambini”: si tratta delle app di parental control, che permettono di limitare le attività del bambino bloccandone tutte azioni potenzialmente sospette o pericolose, evitandogli così di incappare in contenuti che potrebbero turbarlo.

Il ruolo dei genitori

Come abbiamo accennato, il ruolo dei genitori è davvero importante. I videogiochi non dovrebbero essere visti come dei babysitter a cui affidare i propri bambini senza supervisione! I genitori dovranno quindi scegliere i videogiochi più adatti ai propri figli, magari provandoli in prima persona inizialmente e poi in seguito far giocare il bambino, ma anche affiancare il piccolo in questa attività multimediale, in modo da intervenire tempestivamente in caso di dubbi o domande. In questo modo anche l’uso dell’app o del videogioco si può trasformare in un’attività interattiva, stimolante ed educativa. I genitori avranno poi anche l’importante (e difficile) compito di stabilire delle regole nell’uso dei videogiochi, tra cui avrà un posto rilevante il tempo da trascorrere davanti al monitor.

Videogiochi e bambini

Foto di superanton da Pixabay

Quali giochi scegliere in base all’età?

La prima regola che dovrebbe guidarci nella scelta di un videogioco per i bambini è il buon senso. Le etichette dei videogames, poi, con il tempo si sono fatte sempre più dettagliate e indicano con precisione la fascia di età per cui il gioco è ritenuto adatto. Questa classificazione è fatta secondo le regole Pan European Game Information (PEGI) o dell’americana Entertainment Software Rating Board (ESRB), che spesso nei videogames pensati per i ragazzini più grandi indica anche le criticità che si possono incontrare nel gioco, ad esempio contenuti violenti, espliciti o linguaggio non adatto per i bambini.

Videogiochi e bambini dai 4 ai 7 anni

In questa fascia di età potrebbe avvenire il primo contatto con il mondo dei videogiochi, tanto ricco di suoni, colori e movimento che potrebbe essere fonte di disorientamento e di disagio. Saranno ovviamente i genitori a valutare se il proprio bambino è pronto per questa esperienza e a scegliere i primi videogiochi. Anche i bimbi più grandi dovrebbero sempre essere accompagnati in queste attività per poter condividere dubbi, perplessità, riflessioni e opinioni con i genitori. Il tempo da trascorrere davanti al monitor? Non più di 30 minuti al giorno!

Videogiochi e bambini da 7 a 12 anni

Per i bambini di questa fascia di età è importante scegliere videogiochi adatti basandosi non solo sulle indicazioni del videogioco, ma anche sulla propria esperienza personale: i genitori dovrebbero quindi provarlo in prima persona per poi concedere ai bambini qualche margine in più di autonomia, ma non prima di aver accompagnato i piccoli alla scoperta del nuovo videogioco per valutare se ci sono reazioni di disagio o impreviste. I giochi di azione, ad esempio, possono contenere elementi violenti, mentre in giochi che simulano corse di auto o di moto è più difficile che avvenga. Il tempo da trascorrere giocando non dovrebbe essere superiore a 60 minuti al giorno, da alternare a giochi con gli amici, sport e tempo libero.

Videogiochi dai 13 anni in su

Dopo i 13 anni, se il ragazzo si è sempre dimostrato rispettoso delle regole e mostra di destreggiarsi bene con l’uso dei media, si può concedere qualche libertà in più ma senza mai disinteressarsi del tutto delle sue attività online, videogiochi compresi. Si può ad esempio stabilire un limite di tempo settimanale da trascorrere giocando che il ragazzo si potrà gestire in maniera autonoma e lasciargli maggiormente esprimere i suoi gusti nella scelta dei videogames, sempre però assicurandosi che siano adatti a lui.

videogiochi e bambini

Foto di Victoria_Regen da Pixabay

Rischi nell’abuso di videogiochi

I videogiochi non sono tutti uguali, quindi non ha senso demonizzarli e proibirli in toto. Molti degli effetti negativi che questi giochi possono avere sui bambini dipendono dal tipo di videogioco e dal tempo trascorso a giocarci: sarà quindi compito dei genitori vigilare con attenzione su questi due fattori. Tra i rischi dell’abuso di videogiochi possiamo ricordare:

  • un peggioramento della qualità e della durata del sonno, soprattutto se i videogiochi sono usati di sera. Questo avrà senza dubbio un effetto negativo sul rendimento a scuola e nelle attività extra scolastiche. Ci sono però alcuni giochi meno attivanti che sembrano avere meno effetti negativi sul sonno;
  • videogiochi violenti possono portare ad assumere comportamenti violenti anche nella vita quotidiana;
  • un tempo troppo prolungato trascorso in compagnia dei videogiochi (più di 3 ore al giorno) potrebbe influire sul comportamento del bambino in società, ad esempio sul controllo dell’impulsività.

I campanelli d’allarme da non sottovalutare

Come capire che la passione per i videogiochi si è trasformata in dipendenza? Non è sempre facile accorgersene per tempo, ma ci sono alcuni campanelli d’allarme che è bene non sottovalutare:

  • il bambino comincia a manifestare mal di testa, mal di schiena e problemi posturali;
  • perde la cognizione del tempo, tanto da trascorrere le ore serali o addirittura notturne giocando;
  • comincia a mostrare difficoltà di concentrazione;
  • mostra aggressività e nervosismo, soprattutto di fronte a dei divieti;
  • trascura gli amici, le attività extrascolastiche e i suoi doveri in casa;
  • il rendimento scolastico peggiora rapidamente e apparentemente senza motivo.

Videogiochi e bambini: ci sono anche dei benefici?

Alcuni videogiochi possono aiutare i nostri bambini a sviluppare competenze utili e positive:

  • i giochi di ruolo, prevalentemente online, possono aiutare a sviluppare cooperazione, lavoro di squadra, empatia e condivisione;
  • possono migliorare la capacità logica e l’abilità nel risolvere problemi;
  • viene favorite la capacità di attenzione visuale selettiva e la capacità di eseguire compiti complessi sullo schermo;
  • alcune tipologie di gioco, come ad esempio quelli che richiedono di creare ambienti e situazioni, possono aiutare a sviluppare creatività e fantasia;
  • permettono di apprendere e di avere una percezione del proprio miglioramento;
  • sviluppano la capacità di prendere decisioni immediate;
  • aiutano a padroneggiare sempre meglio le nuove tecnologie.
 

In breve

Quello tra videogiochi e bambini è un rapporto quasi inevitabile, che deve essere gestito al meglio per evitare i rischi legati all’abuso di questi giochi. Le regole e il supporto dei genitori sono necessari e possono trasformare i videogiochi in uno strumento utile ed educativo.

In copertina immagine di Victoria_Regen da Pixabay

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

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