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Meglio pochi che troppi. L’antico proverbio che recita “pochi, ma buoni” si presta molto bene a sintetizzare il senso dello studio pubblicato da un gruppo di ricercatori spagnoli dell’Università di Toledo sulla rivista medica Infant Behaviour and Development, secondo cui i bambini non dovrebbero essere sommersi da giocattoli – come spesso accade – ma, al contrario, averne pochi per poter sviluppare la propria fantasia e il giusto livello di attenzione.
Meno giocattoli, più inventiva
Per giungere a questa conclusione i ricercatori hanno osservato il comportamento di 36 bambini divisi in due gruppi. Il primo aveva la possibilità di interagire con pochi giocattoli (4), mentre l’altro ne aveva a disposizione molti di più (16). Dopo aver osservato il comportamento dei bambini per circa 30 minuti i ricercatori hanno potuto constatare che i piccoli che avevano la possibilità di confrontarsi con pochi giochi erano in grado di essere molto più creativi, trascorrendo circa il doppio del tempo a inventare usi diversi per lo stesso giocattolo.
Effetto “confusione”
Come spiega Carly Dauch, a capo della ricerca, “questo studio era finalizzato a determinare se il numero di giocattoli influenzasse la qualità del gioco dei bambini. Ebbene, siamo riusciti a dimostrare che con 16 giocattoli peggiora sia la durata sia l’intensità dello svago. È come se tutti quegli oggetti interferissero fra loro, rappresentando una distrazione dall’approfondimento. Proprio durante l’infanzia i piccoli sviluppano la capacità di concentrazione ed è importante metterli nelle condizioni di non essere disturbati”.
Cambiarli spesso
I ricercatori consigliano quindi tanto ai genitori, quanto agli educatori di asili nido e scuola dell’infanzia, di offrire ai bambini pochi giocattoli alla volta, magari nascondendo quelli “di troppo” e riproponendoli ciclicamente come nuovi.