Giocare è un bisogno primario, proprio come mangiare

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 19/08/2016 Aggiornato il 19/08/2016

Giocare è un’attività fondamentale per lo sviluppo psicosociale dei bambini: attiva un gruppo di cellule cerebrali simili a quelle prodotte quando si mangia

Giocare è un bisogno primario, proprio come mangiare

La stimolazione di neurotrasmettitori cerebrali che avviene durante un’attività ludica è molto similea quella che si realizza nello svolgimento di azioni fondamentali per la sopravvivenza, come mangiare. Ecco perché giocare è indispensabile per lo sviluppo psicosociale dei più piccoli. Si tratta di un gesto sostenuto da un complesso meccanismo neurobiologico: mentre si gioca, specie se in compagnia, si ha un incremento nella produzione di ossitocina, un ormone che aumenta socialità ed empatia. Giocare, inoltre, ha il vantaggio di distrarre dai propri pensieri.

Un’attività molto complessa

Per  giocare è necessario il buon funzionamento di un piccolo gruppo di cellule del cervello, che formano un nucleo chiamato accumbens. In uno studio, pubblicato sulla rivista Neuropsycopharmacology, condotto da ricercatori italiani e olandesi, e realizzato su piccoli ratti, è emerso che quando nel nucleo accumbens sono attivati i recettori della dopamina, sostanza liberata nel cervello in condizioni di piacere, la propensione al gioco tende ad aumentare. L’attività ludica, quindi, secondo gli esperti, entra a far parte delle necessità primordiali elaborate nel nucleo accumbens, come alimentarsi.

Risultati confermati dalla Risonanza magnetica

Se può apparire azzardato il salto dall’osservazione sui ratti a conclusioni sui piccoli esseri umani, gli scienziati assicurano che esistono studi di Risonanza magnetica funzionale che dimostrano come l’attività del nucleo accumbens aumenti quando l’uomo è coinvolto in occupazioni piacevoli, come giocare con i propri coetanei.

 

 

 
 
 

In breve

ABBASSA LO STRESS E IL DOLORE

Il gioco è efficace anche per ridurre lo stress e il dolore nei bambini. Gli psicoterapeuti della play therapy, o terapia del gioco, coinvolgono, infatti, in un preciso programma ludico i piccoli degenti in ospedale in attesa di un intervento chirurgico.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti