Fumo: c’è chi prova l’e-cig già alle elementari

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 03/12/2021 Aggiornato il 03/12/2021

Il 4% dei bambini prova l’e-cig, la sigaretta elettronica, già quando frequenta la primaria. E secondo l'Oms ha così più probabilità di diventare fumatore di sigarette tradizionali

Fumo: c’è chi prova l’e-cig già alle elementari

Quattro bambini su cento usano per la prima volta le e-cig o sigarette elettroniche quando ancora frequentano le elementari (dai 6 agli 11 anni). Queste percentuali – non proprio confortanti – arrivano dalla Simri, la Società italiana di malattie respiratorie infantili che, esaminando i dati dell’Iss, l’Istituto superiore di sanità, mette in evidenza come prodotti come le e-cig, ideati per creare un’alternativa a chi fuma prodotti a base di tabacco, riscuotano in realtà successo anche tra giovanissimi che non hanno mai avuto esperienza col fumo di sigaretta.

Uno su due inizia a fumare alle superiori

Gli adolescenti tra i 15 e i 19 anni che hanno fumato tabacco almeno una volta nella vita sono diminuiti nel 2018 rispetto al 2012, spiegano gli esperti Simri, mentre è aumentata dal 33% al 52% la percentuale di chi ha usato almeno una volta una e-cig. In particolare, “il 52% degli studenti ha iniziato a consumare tabacco o a utilizzare la sigaretta elettronica alle scuole superiori, sebbene il 47% di essi abbia iniziato già prima, alle scuole elementari (4%) o alle scuole medie (43%). Il prodotto utilizzato per la prima volta è stato prevalentemente la sigaretta tradizionale (77%) ma c’è anche chi ha iniziato con la sigaretta elettronica (20%) o la sigaretta a tabacco riscaldato (2%). Questi ultimi dati destano particolare preoccupazione in quanto poco meno di uno studente su quattro sperimenta per la prima volta proprio i prodotti immessi sul mercato nel corso degli ultimi anni che dovrebbero avere come target di riferimento solamente i fumatori di sigarette tradizionali”, si legge nello studio dell’Iss.

Anche le elettroniche fanno male

Massimo Landi, vicepresidente della Simri, spiega che per quanto i prodotti usati nelle sigarette elettroniche per “svapare” possano sembrare “leggeri”, sono in realtà tutt’altro che senza effetti: sortiscono anzi danni nel breve termine a livello delle vie respiratorie, con suscettibilità all’asma e a un particolare tipo di bronchiolite, la bronchiolite obliterante. Non solo: l’Organizzazione mondiale della sanità sottolinea inoltre come i ragazzini che utilizzano le sigarette elettroniche hanno il doppio delle probabilità rispetto ai coetanei di diventare fumatori di sigarette tradizionali nel corso della loro vita. 

 

 

Forse non sapevi che

Il consumo di tabacco tradizionale o di e-cig è più frequentemente associato a comportamenti non salutari come il binge drinking e il consumo di cannabis o di nuove sostanze psicoattive. Per chi avesse bisogno di aiuto nello smettere di fumare c’è il Telefono Verde contro il Fumo (TVF) (800554088) dell’Istituto Superiore di Sanità, anonimo e gratuito, che da decenni sostiene i fumatori nel percorso di cessazione

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