Testo di Laura de Laurentiis – Illustrazioni di Andrea Pulcini
C’era una volta un pulcino di nome Lollino. Era un pulcino piccolo, ma così piccolo – aiutatemi a dire piccolo – che quando girava per il pollaio quasi non si vedeva.
Questo pulcino aveva un fratellino maggiore che era già un galletto. Si chiamava Tomino e siccome era un fratello maggiore poteva non fare più il riposino al pomeriggio perché non aveva mai sonno a quell’ora, oppure poteva andarsene in giro senza pannolino (era comodissimo per lui!) e, soprattutto non usarlo più di notte e poteva perfino andare sulla pista ciclabile, davanti al papà e alla mamma, guidando una bellissima bicicletta rossa senza ruote.
A volte il pulcino Lollino chiedeva: <<Posso fare questo?>> <<Posso fare quello?>> e immancabilmente si sentiva rispondere: <<No, sei ancora piccolo!>>. O peggio: <<Questo lo può fare un fratello maggiore, non un fratello piccolo>>. Lui si innervosiva proprio.
Altre volte lui diceva al suo fratellino maggiore: <<Giochi con me, Tomino?>>. Ma Tomino doveva fare i compiti e gli diceva appunto: <<Non posso, devo fare i compiti>> e lui ci rimaneva un po’ male, anche se aveva capito che sono cose che succedono ai fratelli più piccoli.
Ma un bel giorno accadde una cosa straordinaria. La mamma chioccia e il papà gallo si allontanarono da casa per un po’ di tempo e poi tornarono con un fagottino sotto braccio. Chiamarono Lollino e gli mostrarono cosa c’era dentro: un pulcino piccolo – ma aiutatemi a dire piccolo – molto più piccolo di lui che nel frattempo era cresciuto un po’. Era un fratellino nuovo! Lollino lo guardò commosso e poi lo prese sotto le sue ali protettive: adesso toccava a lui fare il fratellino maggiore di qualcuno e questo gli piaceva così tanto che si mise a ridere di felicità.
Le illustrazioni sono di Andrea Pulcini