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Bianca era una bambina allegra e spiritosa.
Di lei si poteva dire tutto tranne che fosse brava a scuola; nessuno però se ne accorgeva perché – meraviglia di tutte le meraviglie – possedeva un uccello mangiaerrori. Quando Bianca faceva i compiti, scriveva lettere e numeri tutto d’un fiato, senza pensarci e, ovviamente, faceva un sacco di strafalcioni. Ma che gliene importava? Bastava che dicesse: “Uccello mangiaerrori, divora!” e lui si mangiava tutti gli errori e anche le macchie di inchiostro.
Un giorno la sua migliore amica, dopo la correzione dei compiti da parte della maestra, scoppiò a piangere. Aveva preso ancora 2 nel tema d’italiano e non sapeva come dirlo ai suoi genitori. “Vorrei tanto essere brava come te” disse a Bianca “e invece sono una frana”. Bianca fu molto dispiaciuta e decise di condividere con lei il suo segreto. “Vieni a casa mia questo pomeriggio – le disse – e vedrai che il mio uccello mangiaerrori ripulirà tutti i tuoi quaderni”.
Quel pomeriggio, però, la sua amica si presentò a casa di Bianca con tutti i compagni di scuola. La bambina non potè fare altro che assecondare i loro desideri e sparpagliò tutti i quaderni davanti all’uccello mangiaerrori, ripetendo la solita formuletta. “Uccello mangiaerrori, divora!”. E l’uccello divorò, divorò e divorò fino a quando – patapum – non scoppiò. D’un tratto, tutti gli errori e le macchie d’inchiostro che aveva nella pancia tornarono nei quaderni dei bambini. Bianca si mise a piangere amaramente davanti al povero uccello mangiaerrori che giaceva stecchito davanti a lei. Era morto e stramorto.
Tutti i suoi compagni se ne tornarono a casa a testa bassa, mortificati.
Sapevano che se fossero stati più diligenti a scuola non avrebbero fatto fare quella brutta fine all’uccello mangiaerrori. Intanto Bianca scrisse una lettera ai suoi amici. Ecco che cosa c’era scritto: “Cale compagnie e amice, voi tute conosciate ceto la stora del mio ucelo manga erori e che lui mangava tuti mii erori e che lui adesso è morto e tutto per colpa di Voi. Per custo sono finita in un bruto guaio, è oribbile! La nostra maestra dici chi è uno vero disperrazione con me. Io ho paura più di tuto del detato. Forse non sarà promessa e dovrà ripitere la clase. Che cosa mi resta di fare? Io sono in un stato disperrato, voi potete ben capilo! E Voi sole site colpevoli, percè il mio povero ucelo manga erori è morto, per colpa di vostri tropi sbaglio! È scopiato per colpa di voi! Io l’o sepelito in mio gardino con molti molti lagrime.
Ora Voi dobbiate aiutarmi, perché la colpa è tuta vostra!
Qui di Voi vieni da me, per coregere gli erori che io facio? Ma in zitto con la maestra que non devi saperlo.
Penso la cosa più bela che voi tute che eravate da me quando il mio ucelo manga erori è scopiato vengano a cassa mia, a iutarmi a turno. Voi sapite dove abito.
Sempre triste per il mio morto ucelo manga erori sono la vostra diperrata picola banbina”.