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In una bella cittadina austriaca abitava una famiglia di marmotte.
Mamma marmotta era molto simpatica e passava le giornate a far divertire il suo cucciolo, Gegio, un marmottino dolce e molto sensibile. Giocava con lui a nascondino, gli leggeva un sacco di libri e gli raccontava le storie dei suoi antenati, che avevano viaggiato in mezzo mondo essendo dei noti esploratori.
Una sera Gegio si accorse che il suo papà era un po’ preoccupato.
Tornato dal lavoro prese la mamma da parte e iniziarono a fare i conti. Avevano avuto molte spese negli ultimi tempi e i soldi guadagnati da papà non erano più sufficienti a far fronte a tutti i bisogni della sua famiglia. “Stai tranquillo tesoro – disse mamma marmotta – posso iniziare a lavorare anch’io. Gegio è grande ormai, va all’asilo, e io in casa da sola mi annoio”.
Così si diede da fare e sul giornale trovò l’annuncio di un lavoro che faceva al caso suo. Al telefono risposero che sì, avevano un gran bisogno di qualcuno perché in ufficio c’erano tantissime cose da fare. Mamma marmotta fu contentissima e tutta eccitata: il giorno dopo avrebbe cominciato a lavorare. Gegio, però, non riuscì a trattenere la sua tristezza: “Mamma – disse – non andare a lavorare. Non vuoi più stare con me? Forse non mi vuoi più bene?”. “Amore mio – rispose la mamma – anche io ho bisogno di avere una mia occupazione proprio come te, che vai all’asilo, e come papà. Avremo ancora il tempo di giocare insieme. Intanto tu avrai modo di stare di più con papà. Vedrai: sarà ancora più bello di prima”.
Il giorno dopo Gegio andò all’asilo tutto imbronciato. Aveva visto la sua mamma prepararsi per il lavoro e le sembrava così diversa, così lontana. I suoi compagni lo consolarono dicendogli che da quando le loro mamme avevano ripreso a lavorare, erano diventate ancora più simpatiche. Con la maestra giocarono a fare diversi mestieri: Gegio fece finta di essere un dottore e curò Molly, il suo pupazzetto. Poi fu la volta dell’esploratore e come suo nonno sognò di scoprire un nuovo continente.
Tornò a casa tutto contento.
Lo aspettava il papà che gli aveva preparato una bella torta al cioccolato: che sorpresa! Era ancora più buona di quella della mamma. E com’era bravo il papà a giocare con le costruzioni: faceva delle torri altissime e molto più solide di quelle della mamma. Quando mamma marmotta tornò, abbracciò Gegio e il suo papà con tanto amore che nessuno dei due voleva più staccarsi dalle sue braccia. Gegio capì che la sua mamma gli voleva bene proprio come prima.
A cena ognuno raccontò che cosa aveva fatto durante la giornata. Che gioia quando la mamma annunciò che lavorava per un’azienda che produceva cioccolata! E che meraviglia quando tirò fuori un bel pacchettino pieno di cioccolatini. Fu una giornata stupenda e Gegio marmottino, quando i suoi genitori gli diedero il bacio della buona notte, disse: “Mamma, è vero che domani torni a lavorare?”.