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La felicità protegge il cuore dei bambini, facendoli crescere in salute. Per i più piccoli, “respirare” un clima familiare tranquillo e non stressante riduce i rischi di infarto in età adulta. Perlomeno questo è quanto sostiene uno studio condotto all’università di Turku (Finlandia).
Un mix di fattori positivi
I ricercatori hanno monitorato il livello di felicità di 300 bambini e ragazzi: un parametro misurato in base al mix di reddito familiare, stato di salute, occupazione dei genitori, eventuali traumi psicologici come il divorzio o un trasloco. I partecipanti, una volta adulti, sono stati sottoposti a coronografia per evidenziare la presenza di depositi di calcio sulle pareti delle coronarie. I risultati hanno dimostrato che la felicità protegge il cuore dei bambini: questi presentavano, infatti, un rischio ridotto del 15%.
Conta anche l’alimentazione
Oltre a evitare ai figli stress inutili e cercare di farli vivere in un clima domestico il più possibile distensivo e accogliente, i genitori dovrebbero anche prestare attenzione alla loro alimentazione, che può incidere fortemente sul rischio di sviluppare malattie cardiovascolari in età adulta. Le indicazioni più importanti riguardano la riduzione di sale, sia quello aggiunto agli alimenti sia quello già presente nei cibi preconfezionati, e del consumo di merendine e snack contenenti grassi saturi: i cibi salati o ricchi di grassi fanno impennare la pressione arteriosa e affaticano il cuore.
Sì a sport e dieta mediterranea
Sono considerati invece cibi “amici del cuore” la pasta, il riso, il pesce, i vegetali e i legumi. Sì all’attività fisica, da scegliere in base alle esigenze e alle risorse del bambino. Queste indicazioni aiutano anche a prevenire la “sindrome del girovita” o sindrome metabolica, un altro fattore di rischio cardiovascolare.
Il ruolo centrale del pediatra
Fondamentale è anche il colloquio con il pediatra, che può fornire indicazioni importanti sullo stile di vita e suggerire i controlli da effettuare. In Italia, per esempio, circa 22mila bambini sotto i 14 anni soffrono di ipercolesterolemia familiare, una malattia che comporta un elevato rischio di eventi cardiovascolari. Per prevenirli basterebbe eseguire a tutti bambini tra i 4 e i 9 anni il dosaggio del colesterolo: in questo modo sarebbe possibile ridurre le malattie del cuore del 25%.