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Non è facile insegnare ai bambini a rispettare le regole: le favole possono servire a raccontare il mondo dei grandi ai più piccoli, a spiegarlo e a farlo comprendere. È il metodo suggerito dalla psicologa Elisabetta Mauti, autrice del libro “Le fiabe per insegnare le regole – Un aiuto per grandi e piccini”.
Uno strumento a portata di bambino
Parlare il linguaggio dei bambini per insegnare quei piccoli gesti quotidiani che spesso rifiutano: un compito che può diventare più facile con lo strumento delle fiabe, trasformando in un gioco i piccoli doveri quotidiani, dal lavarsi i denti a mangiare tutta la pappa, a rimettere in ordine i giochi. La favola offre un piano immaginario in cui mamma, papà e bambino possono incontrarsi e comunicare, compito spesso difficile con i bimbi che vivono in un mondo diverso da quello dei grandi, intessuto di magia e non di vita pratica.
Un rituale rassicurante
Grazie alle favole, il gesto quotidiano diventa un rituale: per il bambino è molto importante perché gli dà sicurezza, per la mamma è strategico per evitare continue lotte e arginare I capricci. La favola stessa diventa scansione del tempo: il tempo per fare la pappa, la nanna, la doccia. Il mondo delle favole può diventare anche un modo per affrontare argomenti difficili, come la paura del buio, la separazione dei genitori o la presenza di un familiare malato.
Per superare le paure
Le favole del libro sono indirizzate ai bambini dai 3 ai 6-8 anni, un’età in cui sono curiosi, vogliono sapere, ma spesso non fanno domande, perché preferiscono esplorare. Il ruolo del genitore è quello di guidarli nell’esplorazione, far diventare abitudine la comunicazione, filtrando le emozioni negative, aiutandoli a superare le paure e convivere con le ferite emozionali.