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L’emicrania nei bambini è un problema sottostimato: la diagnosi spesso arriva tardi perché i sintomi vengono confusi con quelli di altre malattie, considerate più comuni in questa fascia d’età. Eppure questa patologia, spiega Bruno Colombo, responsabile del Centro Cefalee dell’ospedale San Raffaele di Milano, si può manifestare anche intorno ai 4-5 anni d’età.
Sintomi comuni ad altri problemi
Spesso il mal di testa di cui soffrono bambini e adolescenti viene confuso con problemi di altra origine e messo in relazione con disturbi della vista() o gastrointestinali, quando sono presenti anche vomito o nausea, oppure ancora viene collegato alla presenza di eventuali disturbi otorinolaringoiatrici, se il bambino soffre di vertigini. Sintomi che, spiega Colombo, andrebbero invece colti per quello che sono, ovvero segni precursori dell’emicrania nei bambini, e “per evitare che un disturbo episodico cronicizzi nella fase adulta, la cosa da fare è rivolgersi al pediatra, che potrà indicare lo specialista o il centro adatto”.
Più colpite le femmine
Sebbene manchino numeri definitivi sui bambini e sugli adolescenti emicranici, si sa con certezza che mentre prima della pubertà il disturbo colpisce in maniera simile maschi e femmine, con lo sviluppo la frequenza raddoppia nelle ragazze, e che questo rapporto dura per tutta l’età fertile.
Come si cura
Prima di passare ai farmaci per l’emicrania nei bambini “proviamo con Q10, vitamina B2 gingko biloba”, spiega Colombo. Quando poi si passa ai medicinali, prosegue Massimiliano Valeriani, responsabile del Centro cefalee dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, l’emicrania nei bambini e negli adolescenti si tratta con gli stessi principi attivi utilizzati per gli adulti. “Per calmare l’attacco acuto si utilizzano i Fans, gli antinfiammatori non steroidei, o il paracetamolo. Mentre per quanto riguarda la somministrazione dei triptani, che sono i farmaci di prima scelta nel trattamento dell’attacco nell’adulto, abbiamo delle grosse limitazioni per legge”.