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L’emergenza coronavirus che sta assorbendo l’attenzione delle famiglie in questo periodo non deve far dimenticare l’importanza delle vaccinazioni fondamentali per prevenire altre patologie. Il percorso vaccinale del bambino può e deve essere rispettato, a maggior ragione in questo periodo. Lo ribadisce la Sip (Società italiana di pediatria). Secondo Rocco Russo, responsabile del tavolo tecnico vaccinazioni, molte famiglie hanno invece preferito rinviare le sedute vaccinali previste per i loro figli, non tanto per le misure di isolamento sociale, quanto per timore del contagio.
Le paure dei genitori e le chiusure dei Centri
Alcuni genitori hanno paura di recarsi nel centro vaccinale o temono di vaccinare il bambino nel periodo epidemico, ma è una paura infondata perché non esistono studi né raccomandazioni che controindicano le vaccinazioni in questo periodo. Il bambino che si vaccina non compromette il suo sistema immunitario al punto da potersi esporre a un rischio di contagio da coronavirus.
La situazione più grave è stata determinata dalla chiusura temporanea di alcuni Centri vaccinali, così come dalla decisione da parte di alcuni responsabili delle Unità Operative Materno infantili, di posticipare sedute vaccinali pediatriche del ciclo primario a data da destinarsi pur avendo a disposizione adeguate risorse di personale.
La contrarietà dei pediatri
Per il responsabile della Sip, se è comprensibile il timore di un genitore, non è accettabile che un servizio pubblico decida di interrompere l’offerta vaccinale o di optare per un’offerta che non garantisce un’adeguata protezione al bambino. Questo, infatti, può creare soggetti suscettibili di malattie prevenibili con i vaccini, con conseguente maggior rischio di morbilità e mortalità.
I centri vaccinali sono sicuri
Va evidenziato che i centri vaccinali sono luoghi sicuri che mettono in atto tutte le misure precauzionali previste dalla normativa per quanto riguarda il distanziamento sociale, l’igiene delle mani, l’areazione degli ambienti e tutte le norme previste anche dall’Organizzazione mondiale della Sanità per garantire la massima protezione e la migliore offerta vaccinale.
Fonti / Bibliografia
- Società Italiana di Pediatria - Separare la cura e l’assistenza del bambino malato dalla Medicina generale dell’adultoDalla nascita e per l’intera vita: la Società Italiana di Pediatria (SIP) è nata nel lontano 1898 proponendo un’innovazione che avrebbe segnato un grande cambiamento nei decenni successivi: separare la cura e l’assistenza del bambino malato dalla Medicina generale dell’adulto. Con i suoi circa 10 mila Soci la SIP rappresenta la casa comune di tutti i pediatri italiani perché vi partecipano pediatri universitari, ospedalieri, di famiglia e di comunità.
- https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/331590/WHO-2019-nCoV-immunization_services-2020.1-eng.pdf?sequence=1&isAllowed=y