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I disturbi della pelle nei bambini dopo l’estate sono un evento piuttosto frequente. Il caldo, l’umidità, il fatto di avere la pelle scoperta in ambienti comuni possono favorire la proliferazione e la trasmissione di germi. Per contro, il sole attenua manifestazioni che ricompaiono con il rientro dalle vacanze. È quindi importante rivolgersi al pediatra se sulla pelle del bambino si nota un’irritazione o una macchia che tende a persistere.
Disturbi della pelle nei bambini: quali sono quelli più ricorrenti nel post estate
Tra i disturbi della pelle nei bambini dopo l’estate ci sono spesso le manifestazioni conseguenti allo stile di vita, per esempio il camminare a piedi scalzi in luoghi molto frequentati oppure il correre nei prati e sotto il sole. Ecco a che cosa prestare attenzione.
Le verruche
Sono piccole aree di pelle dura, di colore giallastro o grigiastro che si localizzano, solitamente, sotto la pianta del piede. Causano dolore, che il bambino riferisce ai genitori, e vanno curate applicando speciali soluzioni che, progressivamente, ne favoriscono il distacco. In caso contrario aumentano di dimensioni, causano un dolore ancora più intenso e possono favorire la comparsa di altre verruche. Si formano spesso dopo l’estate perché si frequentano a piedi nudi spiagge, piscine, bagni dei campeggi: luoghi promiscui dove è possibile entrare in contatto con alcuni ceppi del Papilloma virus umano, responsabile proprio delle verruche.
Le fotodermatiti
Consistono nella comparsa di macchie di colore scuro, generalmente concentrate su braccia e gambe, a causa del contatto con erbe dall’azione irritante. Quando un bambino gioca nei prati, con braccia e gambe scoperte, la pelle entra a contatto con sostanze – dette fotocumarine – che hanno la funzione di catturare la luce solare responsabile della vita della pianta stessa. Le fotocumarine esercitano un’azione fotosensibilizzante anche sulla pelle, causando la formazione di macchie scure. Il controllo del medico è necessario solo se i genitori non sono sicuri dell’origine delle macchie. Queste comunque scompaiono spontaneamente nel giro di circa un mese.
Tutte le varianti della pitiriasi
Un altro problema, piuttosto frequente, tra i disturbi della pelle nei bambini dopo l’estate è la pitiriasi. Con questo termine si indica un insieme di disturbi della pelle caratterizzati dalla comparsa di chiazze di colore diverso rispetto alla cute. Esistono tre diverse varianti di pitiriasi: vediamo di che cosa si tratta.
Pitiriasi versicolor
- Si manifesta con la presenza di zone di pelle più chiara in varie parti del corpo, soprattutto sul busto, sulle braccia e sulla gambe, raramente sul collo, mai sul viso. Le chiazze si cominciano a vedere alla fine dell’estate, quando l’abbronzatura inizia a svanire.
- Ne è responsabile il fungo Malassetia Furfur, che cresce sulla pelle e vive come saprofita, cioè è presente sempre in piccole quantità. In condizioni normali è del tutto innocuo; a volte, però, la pelle modifica il proprio pH (grado di acidità) e quindi si creano le condizioni favorevoli per lo sviluppo della Malassetia. Il fungo si moltiplica e forma vere e proprie colonie, visibili solo se osservate al microscopio.
- Quando si va al mare e ci si espone al sole, le invisibili formazioni filtrano i raggi del sole, lasciando che soltanto gli strati più superficiali della pelle si colorino di melanina.
- Per guarire dall’infezione di Malassetia occorrono creme antimicotiche da applicare su indicazione del dermatologo.
Pitiriasi rosea o di Gilbert
- È caratterizzata dalla comparsa di un’ampia chiazza di colore rosa che desquama lentamente e può provocare prurito. Qualche tempo dopo la comparsa della chiazza “madre” appaiono macchie più piccole, localizzate su busto, gambe e braccia.
- La pitiriasi di Gilbert è dovuta probabilmente a un’infezione da Herpes virus, che colpisce spesso le persone convalescenti da una malattia, soprattutto in autunno.
- Poiché si tratta di un disturbo poco frequente, soltanto un dermatologo esperto è in grado di dire di che cosa si tratti. Evolve e guarisce da sola nel giro di un mese o due assicurando una sorta di immunità.
Pitiriasi alba
Si manifesta nei bambini di età al di sotto dei 10-12 anni con la comparsa, sul collo e sul viso, di macchie chiare che spiccano sulla pelle abbronzata: da qui il nome di pitiriasi alba. Le cause di questo disturbo sono ancora ignote: si sa con certezza che non sono coinvolti virus o altri germi. La pitiriasi alba non crea problemi e non è contagiosa. Nel giro di qualche settimana, le chiazze chiare si attenuano anche in coincidenza con la scomparsa dell’abbronzatura.
Dermatite atopica: è normale che riappaia dopo l’estate?
La dermatite atopica è un’affezione della pelle di tipo cronico-recidivante. È sempre presente, ma in alcuni periodi i disturbi come pelle secca e prurito si attenuano e sono meno fastidiosi. In estate la vita all’aperto, l’effetto disinfiammante della luce solare sulla pelle, i tessuti leggeri e non irritanti rendono la dermatite meno intensa e fastidiosa. Quando si riprende la normale routine con la scuola, gli indumenti più pesanti, lo stress per gli impegni, spesso il prurito, l’arrossamento, la pelle secca tornano a farsi sentire in modo più intenso. È allora importante riprendere con il bambino le attenzioni che danno sollievo: applicazione frequente di prodotti emollienti, indumenti naturali a contatto con la pelle, igiene non troppo aggressiva con acqua tiepida e detergenti delicati.
Fonti / Bibliografia
- Pitiriasi: di cosa si tratta, le forme più comuni - ISSaluteIl termine pitiriasi identifica un gruppo di malattie della pelle caratterizzate dalla comparsa di chiazze o macchie su viso, tronco e arti superiori, spesso associate a decolorazione e desquamazione, che si risolvono spontaneamente o dopo opportuni trattamenti farmacologici
- Dermatite Atopica: Cos'è, Cause e Cura | AuxologicoLa dermatite atopica è una infiammazione della pelle che compare in adulti, bambini e neonati. Come si contrasta? Scoprilo qui!