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Sonno e alimentazione sono correlati fra loro: come dormiamo incide su come mangiamo e viceversa, infatti, in molti casi uno stile di vita alimentare sbagliato o alcune malattie dell’apparato digerente, influiscono sul corretto riposo notturno. Nei primi mesi di vita, quando l’alimentazione è esclusivamente lattea, il bambino si sveglia spesso durante la notte per mangiare, ma in caso di coliche, il sonno può essere disturbato perché si tende erroneamente a iper alimentare il piccolo, pensando che pianga perché ha fame. Il problema è però che i disturbi del sonno in età neonatale tendono generalmente a protrarsi anche negli anni successivi: nei bambini e negli adolescenti, gli ormoni che stimolano la crescita vengono rilasciati infatti durante il sonno.
Le raccomandazioni dei pediatri per un buon sonno
Il 35-40% dei bambini soffre di disturbi del sonno durante la crescita. Secondo recenti studi di neuropsichiatria infantile, il 28% dei bambini con insufficiente quantità di sonno si addormenta a scuola una volta alla settimana; il 22% facendo compiti; il 32% è troppo stanco per fare sport. La Sipps, Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, nell’ambito di Nutripiatto, iniziativa di orientamento nutrizionale per bambini da 4 a 12 anni, ha deciso di fornire alcune raccomandazioni ai genitori affinché comprendano quanto sia importante un sonno adeguato in termini di quantità e qualità.
I ricercatori che si occupano di sonno ritengono che ci siano molte variazioni legate al singolo individuo, ma in linea di massima i periodi medi di sonno sono:
-Fino a 12 mesi: 14-18 ore compresi giorno e notte
-Da 1 a 5 anni: 12-14 ore distribuite nelle 24 ore
-Da 6 a 10 anni: 10-12 ore al giorno
-Da 11 a 18 anni: 8-10 ore al giorno
L’importanza di un’alimentazione corretta
Le proteine di carne e pesce possono avere un effetto eccitante, quindi è meglio inserirle a mezzogiorno, preferendo pasta, riso e cereali, con aggiunta di legumi. Tè, cioccolato, bevande con caffeina, broccoli, cime di rapa e formaggi stagionati sono da evitare dopo le 17, perché contengono tiramina, che può ostacolare il sonno e causare irrequietezza. Meglio eliminare il sale, dare il formaggio solo in quantità ridotte (5-10 g) e carne rossa non più di 1-2 volte alla settimana: le proteine della carne in eccesso possono provocare sete e troppa acqua aumenta il bisogno di urinare.
Tra le sostanze che invece favoriscono il riposo ci sono il triptofano, l’aminoacido precursore della serotonina, contenuto in latte, yogurt, riso, orzo, legumi, mandorle e pinoli. Il potassio, rilassante, si trova nelle zucchine, albicocche, banane, carote, prugne, spinaci, pollo e yogurt. Ne sono ricche anche le patate. La vitamina B6 aiuta l’organismo a utilizzare il triptofano e quindi sì a latte, riso, orzo, carni bianche e banane; infine le erbe che conciliano il sonno: camomilla, biancospino, melissa, passiflora, tiglio, valeriana e verbena.