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Con le nuove tecnologie possono nascere cure interattive e divertenti, soprattutto se si tratta dei pazienti più piccoli. È il caso di “Tachidino”, la App che cerca di allenare i bambini che soffrono di dislessia a leggere correttamente. È stato presentato recentemente nell’ambito dell’evento BioNike per il sociale, dove l’azienda cosmetica ha illustrato i suoi impegni per il sociale.
Sotto forma di gioco
Tachidino è un dinosauro blu e sorridente che va aiutato a catturare una precisa caramella colorata, che scappa disegnando traiettorie casuali e saltellanti. Una volta che il bambino permette al dinosauro di acchiappare il dolce, compare una parola da leggere e da scrivere: se la parola è corretta, Tachidino può divorare la caramella.
La scienza alla base
Questo software è stato ideato dall’Istituto Scientifico Medea ed è basato su due principi cardine della letteratura scientifica riguardo alla dislessia. Il primo è il Balance Model, teorizzato da Dirk Bakker, che consiste nella stimolazione dell’emicampo visivo (la metà del campo visivo) destro oppure sinistro, in base al tipo di dislessia diagnosticata. Il secondo principio, invece, riguarda l’allenamento dell’attenzione selettiva visuospaziale, della gestione del movimento rapido e dell’affollamento visivo, poiché la dislessia sarebbe anche dovuta a deficit nella percezione del movimento e nella localizzazione degli oggetti nello spazio.
Si adatta a ogni bambino
La App, inoltre, è costruita attraverso un algoritmo che si adatta in base alle risposte date, concentrandosi sulle difficoltà del bambino. Un’altra opzione permette a un operatore esterno qualificato di monitorare a distanza il gioco, permettendo aggiustamenti in diretta e personalizzando i parametri che definiscono l’esercizio. Sono infatti 8.200 le parole contenute nella App e suddivise in 370 liste, controllate dal punto di vista lessicale e associate a strategie di lettura predeterminate.