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Realizzare un sistema di “eye-tracking”, ovvero un puntatore oculare, che consentirà di comunicare attraverso gli occhi a bambini affetti da paralisi cerebrali infantili e sindromi genetiche con ritardo mentale, e quindi con gravi disabilità neurologiche: cognitive e relazionali. È questo l’obiettivo del progetto di tecnologia digitale “Diamo voce ai tuoi occhi” messo a punto da Fondazione TOG Together to go di Milano in collaborazione con il Centro di Neuroftalmologia dell’età evolutiva della Fondazione Mondino-Istituto Neurologico Nazionale IRCCS di Pavia.
Sindromi genetiche e paralisi cerebrali
Ogni anno, in Italia, migliaia di bambini nascono con disabilità neurologiche che impediscono il normale processo di crescita e segnano in modo indelebile la loro vita e quella delle loro famiglie. Questi bambini hanno molte difficoltà comunicative, cognitive, motorie, relazionali, psicologiche, ed è importante che vengano aiutati sin dalla primissima età.
Occhi che parlano
Saranno 30 i bambini con disabilità neurologiche coinvolti nel progetto, sostenuto dalla Fondazione Just Italia: sarà la Fondazione Mondino a occuparsi della valutazione degli aspetti neurovisivi dei piccoli partecipanti al progetto, applicando la metodica neuroftalmologica da vent’anni in uso nel Centro di Neuroftalmologia dell’età evolutiva e integrandola con l’utilizzo del nuovo puntatore oculare. “I puntatori di ultima generazione possono offrire un ulteriore contributo alle attuali metodologie osservative e valutative nei bambini con pluridisabilità – spiega Sabrina Signorini, responsabile del Centro di Neuroftalmologia dell’età evolutiva -. L’ingresso di tali strumenti nella riabilitazione può fornirci anche spunti più mirati per la definizione degli obiettivi di intervento, essendo lo sguardo uno dei principali mezzi di conoscenza e comunicazione fin dalle epoche più precoci della vita”.
Giochi e attività interattive
Personalizzato secondo le caratteristiche di ogni bambino, in base alle esigenze motorie e di risposta alla strumentazione, il sistema di “eye-tracking” prevede un software semplificato con programmi di apprendimento basati su giochi e attività interattive, e una piattaforma di raccolta e analisi dei dati sul funzionamento visivo, con l’obiettivo di riabilitazione dei piccoli con disabilità neurologiche e di permettere loro di rapportarsi con il mondo e inserirsi, per quanto possibile, nella società.
Tecnologia accessibile a tutti
La componibilità, la semplicità e l’utilizzo creativo delle tecnologie digitali sono i fattori-chiave che rendono questo sistema di “eye-tracking” più accessibile e meno costoso. Esistono, infatti, spiegano i curatori del progetto, anche altri puntatori oculari, ma sono destinati prevalentemente a pazienti affetti da patologie neuromuscolari e presentano costi molto elevati, difficilmente accessibili per le famiglie.