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Le difese immunitarie dei neonati non sono uguali per tutti. Alla nascita le femmine battono i maschi: è quanto emerge da uno studio dell’Università di Granada (Spagna), secondo cui le neonate possiedono maggiori difese antiossidanti e una minor presenza di stress ossidativo rispetto ai maschietti. Inoltre, per le donne che partoriscono figlie femmine, il travaglio risulta meno lungo e faticoso.
Ripercussioni sulla salute futura
Il team di ricercatori spagnoli è stato il primo a misurare lo stress ossidativo e l’infiammazione nei neonati e nelle donne che hanno appena partorito, osservando 56 donne incinte, che godevano di buona salute. Dopo il parto, gli studiosi hanno prelevato alcuni campioni ematici dai neonati dalle vene e dalle arterie dei cordoni ombelicali. Al termine dell’analisi, hanno scoperto che le difese immunitarie dei neonati alla nascita sono diverse tra maschi e femmine e che il sesso dei bambini, influenzando le loro difese antiossidanti, potrebbe influire sullo sviluppo di malattie negli anni successivi. Le neonate femmine sarebbero in grado di affrontare lo stress ossidativo e l’infiammazione meglio dei maschi, sostengono i ricercatori, perché alla nascita possiedono sistemi enzimatici più sviluppati, che riducono i danni causati alle cellule e migliorano il metabolismo cellulare.
Mamme più protette
I ricercatori hanno anche scoperto che il sesso del neonato influisce sul benessere della mamma. I livelli d’infiammazione durante il travaglio sono risultati, infatti, più bassi tra le donne che hanno messo al mondo le femminucce. Inoltre, queste partecipanti hanno riportato meno danni ai complessi molecolari biologici e possedevano maggiori difese antiossidanti rispetto a chi aveva messo al mondo un maschietto. Non solo alla nascita le femmine hanno maggiori difese dei maschi: il genere del neonato determina anche il modo in cui la madre affronta il travaglio e le modalità con cui i bimbi si confrontano con l’ambiente extrauterino.