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Sete esagerata, dimagrimento pur continuando ad alimentarsi normalmente, tanta pipì: non sono sintomi da sottovalutare, perché potrebbero essere segnali di una malattia che va riconosciuta e trattata subito. Si tratta del diabete dei bambini, in aumento tra i più piccoli, secondo gli esperti dell’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, anche a causa della pandemia di Covid-19.
Un problema in aumento
Gli esperti del centro regionale di riferimento di Diabetologia pediatrica in Liguria, afferente al Gaslini, raccomandano alle famiglie a far attenzione a sintomi solo apparentemente banali, che potrebbero in realtà far pensare a una forma di diabete di tipo 1, il diabete dei bambini, in aumento negli ultimi tempi. Una diagnosi precoce, che avviene attraverso un semplice esame del sangue, permette di escludere la malattia oppure di iniziare le cure in modo tempestivo, per evitare rischi di complicanze.
Oggi, infatti, sono disponibili nuovi tipi di insuline che proteggono dai rischi di crisi ipoglicemiche, oltre a infusori di ultima generazione dotati anche di rilevatori di glicemia che consentono al bambino con diabete di avere una vita normale e serena.
Segnali da non trascurare
Il diabete mellito tipo 1 è una malattia autoimmune, tipica dell’infanzia o comunque dei giovanissimi, che richiede l’assunzione di insulina sostitutiva. Non sempre è facile accorgersene, per questo gli esperti raccomandano di non trascurare i sintomi tipici: poliuria (aumento della produzione di urina), polidipsia (aumento della sete) e calo di peso. Il bambino può anche mostrarsi stanco e nervoso. Questi sintomi vanno sempre riferiti al pediatra.
In caso contrario, nel giro di poche settimane si rischia di arrivare a uno scompenso generale con chetoacidosi diabetica con difficoltà respiratoria, dolori addominali e vomito e, nelle bambine, infezioni vaginali. La chetoacidosi trascurata può portare al coma.
Più casi con il Covid-19
Gli esperti fanno notare che il diabete dei bambini, i cui casi nel centro genovese sono più che raddoppiati, può essere legato a un problema di sotto-diagnosi. In altre parole, la preoccupazione è stata rivolta dalle famiglie verso altri problemi, ossia verso i sintomi legati al Sars-Cov-2 e, in caso di dubbio, in tanti hanno preferito attendere piuttosto che portare il bambino per una visita per non esporsi al rischio di contagio.
Una volta arrivato all’attenzione del medico, molti bambini, però, erano già quasi in una situazione di pre-chetoacidosi. Al Gaslini ribadiscono che in effetti la pandemia ha concentrato molte energie sanitarie verso il contenimento del Coronavirus e le misure di prevenzione del contagio hanno determinato una riduzione degli accessi sia al Pronto Soccorso sia ai pediatri. I ritardi diagnostici, in caso di diabete mellito 1, possono comportare un peggioramento della situazione, con complicanze davvero serie.
Fonti / Bibliografia
- Il bambino con diabete tipo 1 durante la pandemia da Covid-19 - Società Italiana di PediatriaEcco alcune raccomandazioni da seguire
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