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Tempi duri per chi soffre di dermatite atopica: l’estate può acuire il prurito, il sintomo più invalidante e frequente di questa malattia, a causa del contatto con sudore e acqua di mare. La buona notizia è che l’estate, grazie ai raggi solari, comporta spesso un miglioramento estetico delle lesioni sulla pelle, ma bisogna comunque prestare attenzione ai rischi, sottolinea la Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (Siaaic).
Pelle secca e desquamata
La dermatite atopica si manifesta con arrossamenti e prurito sulla pelle di viso, gambe e tronco: la cute si secca e si desquama, provocando lesioni visibili. L’incidenza è stimata al 20% dei bambini di età inferiore ai 7 anni e al 18% tra i 7 e i 16 anni. In sei casi su 10 l’adolescenza vede una regressione spontanea del disturbo, ma quando permane, può comportare un ritorno nell’età adulta (succede nella metà dei casi). Ciò accade più di frequente quando la patologia è comparsa entro i primi due mesi di vita, se ci sono precedenti in famiglia o se il piccolo soffre di asma o rinocongiuntivite allergica.
Il fattore erediterietà
La dermatite atopica ha infatti una riconosciuta componente genetica: il figlio di un genitore malato ha una probabilità su quattro di soffrirne, se mamma e papà lo sono il rischio raddoppia. In questi soggetti gli stimoli ambientali possono scatenare la malattia, più frequente dove il clima è più rigido e nelle città più inquinate.
Incubo prurito
In estate, sole e mare tendono a migliorarla, ma il prurito può farsi più insistente. Per questo è raccomandabile esporsi al sole nelle ore meno calde della giornata e con un’adeguata protezione solare. Attenzione alla sabbia che, insieme al sudore, irrita la pelle del bambino: se il piccolo gioca con la sabbia è opportuno lavarlo con acqua dolce. Si consiglia, inoltre, di sostituire subito il costumino bagnato con uno asciutto e pulito.
No troppe docce
La secchezza può peggiorare con le docce frequenti, per cui anche d’estate è più appropriato un bagno di 10-15 minuti a una temperatura confortevole, assicurandosi che le lesioni siano tutte sommerse, con l’utilizzo di un detergente emolliente utile a rimuovere ogni traccia di salsedine. Dopo aver asciugato la pelle, si consiglia di applicare una crema idratante ad alta percentuale di acqua, che in estate garantisce una normale traspirazione: migliora la secchezza, allevia il prurito e ripristina la funzione di barriera della cute.
Fonti / Bibliografia
- Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC)La Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC) è una società scientifica fortemente radicata nel territorio nazionale con circa 1000 soci attivi che lavorano in strutture universitarie, ospedaliere e ambulatori.