Depressione e obesità nei bambini: scoperto il legame

Roberta Camisasca A cura di Roberta Camisasca Pubblicato il 26/06/2018 Aggiornato il 01/08/2018

Depressione e obesità nei bambini sarebbero accomunate dagli stessi meccanismi cerebrali. Ecco perché prevenire l’eccesso di peso è importante fin da piccoli

Depressione e obesità nei bambini: scoperto il legame

Depressione e obesità nei bambini: si tratta di due condizioni legate a doppio filo. È quanto sostiene uno studio della Stanford University School of Medicine. I centri di ricompensa cerebrali, cioè il gruppo di strutture neurali responsabili dell’importanza dell’incentivo e del piacere di bambini e adolescenti obesi e depressi, mostrano anomalie che suggeriscono che le due condizioni siano neurologicamente connesse.

Emerse anomalie cerebrali

Bambini e ragazzi con entrambe le condizioni risultano avere bassi volumi in due aree di elaborazione della ricompensa del cervello, l’ippocampo e la corteccia cingolata anteriore. Le anomalie cerebrali sono anche legate al livello di insulino-resistenza, un precursore del diabete.

Questionari e risonanza magnetica

Per la ricerca sono stati presi in esame 42 giovani con sintomi depressivi () e un indice di massa corporea che indicava obesità. I ragazzi stati valutati con test clinici standard e questionari per individuare il livello di depressione, i comportamenti alimentari e la resistenza all’insulina. Al termine, è stata effettuata una risonanza magnetica cerebrale, da cui è emerso che le caratteristiche dell’ippocampo dei partecipanti e della corteccia cingolata anteriore erano correlate ai loro livelli di resistenza all’insulina e anche al grado di depressione, con volumi inferiori delle due regioni cerebrali nei bambini e negli adolescenti che avevano più insulino-resistenza o grave depressione o entrambe. Più resistenza all’insulina e una maggiore depressione erano anche legate a connessioni più forti tra questi due centri di ricompensa. Ciò dimostra che depressione e obesità nei bambini sono due condizioni connesse tra loro.

Altri problemi di salute

Oltre al fatto che depressione e obesità nei bambini sono due condizioni connesse tra loro, i chili di troppo in età infantile aprono la strada al rischio di importanti problemi di salute, che possono manifestarsi anche nel corso dell’adolescenza, nonché compromettere il benessere e la salute nell’età adulta. Vi è inoltre un’alta probabilità che i bambini in sovrappeso di oggi divengano adulti obesi ed è ormai risaputo quanto l’obesità stia assumendo i caratteri di una vera e propria epidemia mondiale.
 

 

 

 
 
 

Da sapere!

Dati Istat indicano che circa il 26% dei bambini tra i 6 e i 17 anni è in eccesso di peso. Secondo Okkio alla Salute, che monitora il problema nelle scuole primarie, il 21,3% dei bambini è in sovrappeso mentre il 9,3% è obeso.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti