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Un nuovo studio, tutto italiano, conferma un’ipotesi che circola fin dalle prime fasi della pandemia di Covid-19: i bambini si ammalano meno e hanno più raramente sintomi e quando hanno manifestazioni, la più comune è la febbre. Questo non significa che mamma e papà devono allarmarsi subito quando il figlio ha un rialzo febbrile, ma sicuramente è importante che non trascurino i segnali.
I risultati dello studio italiano
È trascorso quasi un anno da quando sono stati registrati i primi casi di Covid-19 anche in Italia. Nonostante le difficoltà e gli sbagli, da allora sono stati compiuti diversi passi in avanti. Oggi, si sanno molte più cose della malattia e si sa affrontarla in maniera più efficace. Del resto, sono stati effettuati tanti studi, anche sui bambini. Uno dei più recenti è stato condotto dalla Società Italiana di Pediatria e dalla Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (Sitip) in oltre 50 Centri infettivologici italiani, ed è stato presentato in occasione del Congresso straordinario digitale della Sip.
I bambini spesso non hanno sintomi
La ricerca ha coinvolto 759 bambini, di cui il 20% con meno di un anno. Si tratta, a oggi, dello studio europeo più dettagliato sui casi pediatrici di infezione da Covid-19. Gli autori hanno raccolto i dati di una popolazione pediatrica variegata, al fine di capire meglio l’andamento della malattia in questa fascia di età. Hanno così scoperto che effettivamente l’infezione da Sars-Cov-2 nei bambini è per lo più senza sintomi. È vero, dunque, che i più piccoli si ammalano meno o quantomeno non stanno male.
Non sottovalutare la febbre
Quando manifestano sintomi, i bambini hanno soprattutto la febbre. Infatti, nell’81,9% dei casi pediatrici di Covid-19, il segnale d’esordio è il rialzo febbrile. Seguono tosse (38%), rinite (20,8%) e diarrea (16%). Negli adolescenti, invece, i sintomi sono più simili a quelli degli adulti: alterazioni del gusto e dell’olfatto, vomito, mal di testa e dolore toracico. Stando all’indagine, dunque, il decorso della malattia è influenzato dall’età anche nella popolazione pediatrica.
Gli esperti, anche alla luce di questi dati, invitano i genitori a fare attenzione alle condizioni dei figli. Non devono entrare subito in panico se hanno la febbre, ma contattare il pediatra di riferimento per capire come procedere.
Fonti / Bibliografia
- La febbre (81,9%) è il segnale più frequente del Covid-19 tra i bimbi piccoli - Società Italiana di PediatriaSono i risultati di uno studio SIP-SITIP che mette anche in evidenza come gli adolescenti abbiano sintomi più simili agli adulti come mal di testa e alterazioni del gusto e dell’olfatto