Covid-19, attenzione a ipocondria, ansia e paranoia nei giovanissimi

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 24/02/2021 Aggiornato il 24/02/2021

Con la pandemia da Covid-19 emergono problemi di ipocondria, ansia e paranoia nei giovanissimi che non vanno sottovalutati. Occorre non alimentare la paura negli altri e, seguendo sempre le norme anticontagio, favorire la loro socialità

Covid-19, attenzione a ipocondria, ansia e paranoia nei giovanissimi

Il Covid-19 e la condizione di lockdown portano con sé situazioni lontanissime dalla normalità, che rischiano spesso di alienare le nostre vite, azzerando quasi completamente la fondamentale sfera sociale. In tutto ciò, problemi come ipocondria, ansia e paranoia vanno sempre più a interessare la fascia più giovane della popolazione. A preoccupare, oltre agli adolescenti, sono i giovanissimi e il loro rapporto con i loro coetanei.

Legame rischioso

A sollevare il velo posto su queste problematiche è Federico Tonioni, responsabile dell’Area delle dipendenze del Policlinico Universitario Gemelli Irccs di Roma e docente di Psichiatria all’Università Cattolica e coordinatore dell’Ambulatorio Internet Addiction Disorders del Policlinico Gemelli. L’esperto rivela la sua preoccupazione sul ruolo che la pandemia da Covid-19 e il lockdown possono svolgere nella socialità dei giovani. In particolare, la loro influenza sul vivere i rapporti con gli altri e far crescere ipocondria, ansia  e paranoia.

Grave perdita

Il pensiero di Tonioni va ad aspetti come la vicinanza o la distanza fisica, ma anche all’intimità che si può creare solo quando si è insieme e, con il Covid-19, non è possibile. Non poter vivere questi aspetti, rimarca l’esperto, rappresenta una grave perdita. Come detto, a preoccupare sono anche i giovanissimi, specie i bambini più piccoli, che avrebbe dovuto iniziare a conoscere meglio la socialità e a gestire i rapporti con i propri coetanei. E il rischio è che aumentino i casi di ipocondria, ansia e paranoia nei giovanissimi.

L’importante ruolo della famiglia

Per evitare che la convivenza con il Covid-19 vada a minare pesantemente la socialità dei giovanissimi, è fondamentale tenere sotto controllo il cosiddetto condizionamento fobico della famiglia. Infatti, ripetere ai bambini di non uscire e di non incontrare gli amici, non può non segnare la loro socialità. Il consiglio di Tonioni per evitare l’insorgere di ipocondria, ansia e paranoia nei giovanissimi è, sempre rispettando le norme anti-Covid, di non insinuare nei piccoli la paura negli altri.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Bambini e adolescenti si ammalano meno di coronavirus  perché in questa fascia d’età l’immunità è più alta.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Secrezioni vaginali abbondanti a sei mesi dal parto: cosa segnalano?

31/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La comparsa di perdite trasparenti, prive di odore e non associate a particolari sintomi potrebbe essere espressione della ripresa dell'attività ovarica. Ma per avere la certezza che non si tratti di altro è meglio effettuare un controllo.   »

Gemelli: perché sono diversi?

31/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Se i gemelli sono dizigoti è normale che abbiano un aspetto differente, anche per quanto riguarda il colore di occhi e capelli. Questo perché, a differenza dei gemelli monozigoti, non condividono un identico patrimonio genetico.   »

Streptococco: dare l’antibiotico “solo” per sei giorni favorisce le ricadute?

24/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

In caso di infezioni batteriche, la tendenza attuale è di ridurre la durata della terapia con antibiotico sia perché si rivela ugualmente efficace sia in quanto un trattamento breve diminuisce il fenomento dell'antibiotico-resistenza, che rappresenta una grave minaccia per la salute di tutti.   »

Fai la tua domanda agli specialisti