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Pensare che i dentini da latte, in quanto provvisori, non siano da salvaguardare è sbagliato. Non solo vanno spazzolati con attenzione, ma vanno anche curati in caso di problemi. Altrimenti il rischio è di compromettere la salute dei denti definitivi. E questo non vale solo per le carie, ma anche per eventuali difetti come malocclusioni. Insomma, se necessario è importante correggere i dentini da latte
Quando serve un parere del dentista
Come ricordato da dottor Alberto Lamperti, odontoiatra, “rimandare un piccolo problema come la cura di un dentino di latte ne può generare uno più grosso in tempi successivi”. Per questo, è importante che i genitori conoscano il calendario di eruzione dei dentini da latte e in caso di anomalie chiedano un parere allo specialista. Per esempio, se un molare spunta troppo precocemente, è bene indagare la situazione. Lo stesso se un dentino cresce in posizione anomala.
L’uso dell’apparecchio
In genere, se le basi ossee sono nella posizione giusta, non servono trattamenti, ma spetta appunto al dentista valutare la situazione. In alcuni casi, però, si può decidere di intervenire, per esempio facendo indossare al piccolo degli espansori del palato, che favoriscono lo sviluppo dello spazio osseo necessario per evitare un “affollamento dentale”. E se le ossa mascellari non sono in posizione corretta? Anche in questo caso si può optare per l’uso di apparecchi.
Quando c’è malocclusione
Uno dei casi più tipici che richiedono una correzione precoce è rappresentato da incisivi anteriori troppo sporgenti. Altro difetto comune è l’affollamento eccessivo dei denti. Anche certe malocclusioni vanno corrette quando ancora ci sono i dentini da latte e la crescita ossea non è ancora completa.
Se si interviene precocemente, infatti, si può influenzare positivamente lo sviluppo scheletrico e correggere eventuali anomalie.
Informare e sensibilizzare i genitori
Non tutti i genitori capiscono l’importanza di una correzione precoce e sono disposti a investire in un apparecchio. Ma questa soluzione “ha una valenza tale da poter ridurre possibili danni alla dentatura del proprio figlio nel futuro, motivo per cui non dovrebbe essere sottovalutato”.