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È una malattia della terza età, ma all’osteoporosi bisogna iniziare a pensare già durante l’infanzia. Sì, perché solo con la giusta prevenzione attuata fin da bambini le ossa non rischiano di diventare deboli. Ecco perché mamma e papà giocano un ruolo fondamentale.
Che cosa succede alle ossa
L’osteoporosi è una condizione caratterizzata da una riduzione della massa minerale ossea, ossia la quantità di minerali contenuta nello scheletro. Questo, diversamente da quanto si crede, non è una struttura inerte, ma un tessuto molto attivo, che si rinnova costantemente. È solo fino ai 20 anni circa, però, che l’osso cresce in peso e volume, accumulando minerali (soprattutto sali di calcio), le sostanze che gli conferiscono robustezza. Questo spiega perché è importante adottare i comportamenti corretti fin da piccoli.
Le regole di prevenzione
I due cardini della prevenzione e della cura dell’osteoporosi sono costituiti dall’attività fisica e dall’alimentazione corretta e bilanciata. In primo luogo le ossa hanno bisogno di stimoli meccanici per irrobustirsi, ecco perché è importante fare sport fin da bambini. Inoltre, per mantenersi in salute, lo scheletro ha bisogno di minerali, soprattutto di calcio. Questa sostanza, infatti, è la principale componente minerale dell’osso e ne determina la solidità.
Sì a latte, yogurt e formaggio
Il calcio è contenuto in quantità significative solo nel latte e nei suoi derivati. Latte, yogurt e formaggi devono quindi far parte della dieta quotidiana di tutti, fin dalla prima infanzia. Ci sono, comunque, altri alimenti che contengono discrete quantità di questo minerale, come pesci piccoli, gamberi, verdure verdi e perfino il cioccolato al latte. Il calcio delle verdure, però, è meno assimilabile di quello dei latticini. Oltre al calcio, anche il fosforo è importante per lo scheletro. Tuttavia, è una sostanza presente in una grande varietà di alimenti, per cui una sua carenza è praticamente impossibile.